D’Orsi, vicenda palme: condanna a quattro mesi

Condannato a quattro mesi di reclusione il già presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi. 

L’accusa è di corruzione e la vicenda è quella legata alle palme che, secondo l’accusa, D’Orsi si sarebbe fatto dare da un vivaista in cambio di un appalto consistente nella vendita alla ex provincia Regionale di tutte le essenze del vivaio.

La vicenda era stata inizialmente inquadrata dall’accusa come peculato, ma il Tribunale di Agrigento aveva poi restituito le carte in procura con una ordinanza, ritenendo che il fatto andasse inquadrato come “corruzione per l’esercizio della funzione”.

Il pm aveva chiesto la condanna a sei mesi, mentre la difesa rappresentata dall’avvocato Daniela Posante aveva chiesto l’assoluzione, visto che mancherebbe “la prova dell’accordo o di un nesso fra le palme di D’Orsi e l’acquisto fatto dalla Provincia”.

Il processo è una “costola” dell’inchiesta principale che aveva portato il già Presidente della Provincia ad una condanna a un anno con l’accusa di aver ottenuti rimborsi di pranzi e cene dove non risulterebbe il “fine istituzionale”. Dalle numerose accuse di truffa, peculato, abuso d’ufficio, D’Orsi, come si ricorderà, durante il primo grado di giudizio è stato assolto.