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Ecobonus ristrutturazioni: cos’è e come funziona

Nell’ultimo anno si è sentito spesso parlare del Superbonus 110%, chiamato anche ecobonus ristrutturazioni, perché particolarmente vantaggioso rispetto alle misure di sostegno all’edilizia precedentemente promosse dal Governo. Il Superbonus 110% infatti, che è stato confermato fino al 2022, permette di effettuare opere di ristrutturazione praticamente gratis perché il rimborso previsto è pari appunto al 110% della spesa complessiva sostenuta. Bisogna fare tuttavia chiarezza su alcuni punti, in quanto l’Ecobonus Ristrutturazioni si può applicare solo ad alcuni interventi specifici e in particolare a quelli che determinano un miglioramento energetico dell’edificio.

Vediamo nel dettaglio come funziona il Superbonus 110%, quali sono le spese che si possono detrarre e come fare per evitare di anticipare i costi.

Ecobonus ristrutturazioni: come funziona

L’Ecobonus Ristrutturazioni è un’agevolazione che prevede un rimborso Irpef pari al 110% delle spese sostenute e che quindi consente di effettuare interventi edilizi praticamente gratis. Come vedremo meglio tra poco, infatti, è possibile anche richiedere la cessione del credito e lo sconto immediato in fattura. In tal caso, non occorre nemmeno anticipare la spesa e si possono effettuare i lavori senza spendere nemmeno un euro.

Attenzione però: solo alcuni interventi edilizi rientrano nel Superbonus 110% ed è importante verificare questo aspetto, in quanto non tutte le spese relative alla ristrutturazione di un immobile hanno diritto alla detrazione in tale misura.

Ecobonus ristrutturazioni: gli interventi ammessi

Come riportato anche su Tecnocasa.it, gli interventi ammessi dal Superbonus 110% sono quelli che comportano un miglioramento energetico dell’edificio, che al termine dei lavori deve risultare di due classi superiori rispetto a prima o comunque della classe più alta possibile.

Nel dettaglio, gli interventi per i quali si ha diritto all’ecobonus ristrutturazioni sono i seguenti:

  • Cappotto termico dell’edificio, a patto che interessi più del 25% della superficie disperdente lorda dell’intero immobile;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione e/o riscaldamento con sistemi più efficienti dal punto di vista energetico.

Questi interventi sono definiti trainanti in quanto ne basta uno per avere diritto al bonus, nel quale possono dunque rientrare (ma solo se effettuate insieme ad una delle precedenti) le seguenti opere:

  • Installazione di pannelli solari ed accumulatori di energia ad essi collegati;
  • Installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche;
  • Tutti gli altri interventi già previsti nel precedente ecobonus.

Limiti di spesa per gli interventi

Naturalmente, sono stati fissati anche dei limiti di spesa per ciascuno degli interventi ammessi dall’ecobonus ristrutturazioni, dunque conviene sempre verificare anche questo fattore prima di affidare i lavori ad una ditta.

Cessione del credito e sconto in fattura: come funziona

Come abbiamo accennato, il Superbonus 110% prevede la possibilità di usufruire della cessione del credito con relativo sconto in fattura. In tal caso, non si andrebbe a spendere nulla per gli interventi effettuati ed ammessi dall’Ecobonus ristrutturazioni, ma per godere di tale vantaggio è necessario trovare una ditta edile o un professionista disposto ad applicare lo sconto immediato in fattura.

La procedura è piuttosto complicata, dunque vale la pena informarsi bene prima di affidare i lavori a terzi e capire quali siano le alternative migliori per evitare di anticipare somme.

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