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Politica Sindacando

Elezioni Agrigento, “Speciale Interviste”: 13 domande a Silvio Alessi

Silvio AlessiMancano solo tre giorni e i cittadini di Agrigento saranno chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale.
Agrigento, dopo la gestione commissariale e la politica fallimentare degli ultimi anni, è una città dalle grandi opportunità e dai mille problemi; i cittadini si aspettano dalla nuova amministrazione risposte immediate ai problemi della città dei Templi.

La redazione di Scrivo Libero ha voluto porre 13 domande ai sette candidati a sindaco. Queste le risposte del candidato Silvio Alessi.

1) Manca poco alla data delle elezioni, come giudica questa campagna elettorale?

Alessi: “Dal mio punto di vista la reputo una campagna elettorale entusiasmante. Ho preferito, da subito, evitare gli incontri formali – fine a se stessi – nelle sale degli hotel e dei cinema perché ho voluto incontrare (e continui a farlo) i cittadini nei diversi quartieri. Con loro ci confrontiamo, con loro discutiamo dei problemi del vivere quotidiano e delle soluzioni. La partecipazione del cittadino alla vita amministrativa per me è irrinunciabile: abbiamo scritto il nostro programma insieme agli agrigentini e con loro intendo amministrare Agrigento. In giro ho visto una grande voglia di cambiamento e proprio questo mi rendere molto felice perché Agrigento merita di rialzarsi”;

2) Uno dei primi problemi di Agrigento, sembra paradossale, è il turismo. Come potenziare il settore e quali strumenti intende mettere in atto?

Alessi: “Sviluppare il turismo significa vendere nel migliore dei modi un prodotto e per questo voglio fare tesoro della mia esperienza imprenditoriale. Oggi Agrigento vende solo la Valle dei Templi e anche male. Ma abbiamo anche la fascia costiera, il centro storico e l’enograstronomia. Tutti i nostri settori devono muoversi insieme proprio per conquistare il turista convincendolo a rimanere qualche giorno in più. Serve un marchio Agrigento, il marchio che ci caratterizzi e che renda unica al mondo la visita nella nostra città. Il turismo è un’esperienza a 360 gradi. Il ruolo del Comune in tutto questo sarà quello di migliorare i servizi e agevolare imprenditori e cooperative di giovani a creare progetti che possano migliorare l’offerta turistica. Per questo è previsto anche un oculato investimento delle somme derivanti dai ticket di ingresso alla Valle dei Templi. Basta parlare di “vocazione”: Agrigento deve diventare una città turistica”;

3) Che cosa intende fare per attirare nuove attività produttive?

Alessi: “L’iniziativa privata degli agrigentini non va ostacolata ma incentivata. Attraverso l’ottimizzazione delle risorse umane comunali e tramite l’informatizzazione, gli iter amministrativi verranno velocizzati per rendere un servizio efficiente ed efficace per i cittadini e per tutti coloro i quali intendono investire sul territorio. Pensiamo anche a delle agevolazioni fiscali per chi vuole intraprendere una nuova attività al centro storico, ottenendo così due risultati: il recupero e la riqualificazione di zone della nostra città vecchia e l’incentivo a investire sul territorio, con le positive ricadute occupazionali connesse”;

4) Che cosa vuole fare sulle tasse locali? Imu e altre?

Alessi: “Oggi il bilancio Comune di Agrigento è totalmente a carico delle tasche dei cittadini. Intendiamo ridurre la tassazione comunale ma per farlo dobbiamo aumentare le entrate. Per questo istituiremo un ufficio sanatorie e renderemo efficiente e celere il rilascio delle concessioni. Nuove entrate che ci permetteranno di rivedere le aliquote a vantaggio dei cittadini”;

5) Immigrazione: risorsa o business? Cosa intende fare se diventerà sindaco di Agrigento?

Alessi: “Su questo tema non condividiamo la gestione dei flussi che non distribuisce gli oneri in maniera equa fra gli Stati membri e, all’interno del Paese, fra le Regioni. È ovvio che bisogna soccorrere i profughi e i rifugiati con spirito di solidarietà e di responsabilità ma, allo stesso tempo, non possiamo sottacere il peso enorme sopportato dalle Amministrazioni comunali e dalle popolazioni interessate dallo sbarco di migliaia e migliaia di migranti. E Agrigento, terra di frontiera e di solidarietà, deve far valere la propria voce con un sindaco autorevole che stimoli costantemente i Governi nazionale e regionale alle proprie responsabilità e l’Unione Europea ad una gestione equilibrata e condivisa dell’onore migratorio”;

6) Come intende affrontare il problema dei rifiuti?

Alessi: “Sulla gestione dei rifiuti in città serve una ferma volontà politica. Nel tempo, ha abbiamo assistito a un appesantimento dei costi di gestione e, di conseguenza, a un aumento rilevante delle bollette. Per questo è necessaria una forte spinta in direzione di un uso efficiente della risorsa rifiuto, utilizzando le possibilità che la nuova normativa introduce a partire dagli ARO (Ambiti di raccolta ottimali), puntando alla raccolta differenziata da iniziare, in via sperimentale, in un quartiere pilota come, per esempio, lo stesso Centro storico e poi estendere a tutta la città. Questo è immediatamente realizzabile ed è una grande opportunità per rendere più accogliente la città con un evidente risparmio per i cittadini coinvolti attivamente nel processo”;

7) Gestione dell’acqua. Quale sarà il rapporto che avrà la Sua amministrazione con Girgenti Acque?

Alessi: “Assicurare efficienza ed efficacia ad ogni livello è il nostro punto fermo. Intendiamo impegnarci per ottenere la rivisitazione delle tariffe e l’istituzione di fasce di esenzione totale per i meno abbienti. La mia Amministrazione porrà in essere un’interlocuzione forte con la Regione per assicurare puntualità nei finanziamenti dovuti al settore (come ad esempio quelli riguardante la rete idrica) e un abbattimento del costo dell’acque da parte del fornitore. Noi faremo sempre gli interessi dei cittadini”;

8) Quale dovrà essere il ruolo del Comune di Agrigento nei confronti del Consorzio Universitario?

Alessi: “All’inizio di questa campagna elettorale ho voluto incontrare il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo per fare il punto della situazione e nel programma ho inserito tutte le piccole mosse necessarie per rilanciare il Cupa che deve diventare una delle risorse di Agrigento. I punti salienti sono rappresentati da un’azione di sollecito nei confronti del Governo della Regione finalizzata a garantire inalterati i trasferimenti delle risorse economiche a favore del Consorzio Universitario, l’avvio di una procedura transattiva per definire i rapporti pregressi stante la disponibilità manifestata in questo senso da parte dell’Università di Palermo. In più il Comune deve contribuire al completamento della sede universitaria di via Atenea concorrendo al cofinanziamento delle opere attingendo le somme dal fondo per investimenti. Infine, il modello gestionale futuro non può prescindere dal ricorso alla organizzazione nell’ambito della programmazione FSE dei corsi IFTS che garantirebbe lo sgravio di costi fissi generali dal bilancio del consorzio. Cosa che assicurerebbe la capacità di ottenere flussi finanziari utili a un più efficiente futuro funzionamento gestionale”;

9) Agrigento, città satellitare. Quartieri e centro storico sempre più abbandonati a se stessi. Come riqualificare queste aree?

Alessi: “Pensare in grande e agire con concretezza: è questo il nostro motto. Dal centro città ai quartieri sono irrinunciabili interventi di riqualificazione per rendere Agrigento una città vivibile e sicura. Per questo abbiamo già studiato interventi di recupero e rilancio di strutture esistenti. Progetti concreti nel centro città e nei quartieri che si possono realizzare subito con piccole spese. Iniziative che possiamo portare immediatamente a finanziamento con i fondi europei e strutturali. Il miglioramento della vivibilità della città e dei quartieri è improrogabile e a questo affiancheremo un miglioramento della viabilità e del trasporto pubblico”;

10) Occorrono iniziative per i giovani: quali sono realmente praticabili?

Alessi: “Dobbiamo proiettarci verso la “Smart city” verso la città intelligente che punta sullo sviluppo sostenibile, creando nuove occasioni di sviluppo. Il contributo delle giovani menti agrigentine è, per questo, determinante. È possibile aprire le aree dismesse o edifici pubblici non utilizzati a iniziative dedicate ai giovani per realizzare aree di coworking o fab lab; all’interno dei coworking le menti più frizzanti del territorio avrebbero un luogo dove esprimersi per la realizzazione di idee imprenditoriali. Qualora alcune di queste idee riuscissero a concretizzarsi, potrebbero essere utilizzate dall’amministrazione comunale per dedicare maggiori servizi alla cittadinanza. In questo modo i giovani cittadini potrebbero “restituire” parte del loro lavoro all’amministrazione che gli ha permesso di avere un luogo gratuito (o a bassissimo costo) per realizzare il proprio progetto. Bastano davvero piccoli interventi per riattivare il tessuto economico locale e creare nuove opportunità occupazionali per i nostri giovani”;

11) Ad Agrigento ci sono troppi ostacoli che impediscono ai disabili di avere una vita normale. Che progetto ha su questo tema?

Alessi: “Ad Agrigento chi vive in una situazione di disagio è stato spesso abbandonato. Non esistono cittadini di seria A e altri di serie B. L’abbattimento delle barriere architettoniche rientra all’interno dei nostri progetti di riqualificazione della città e dei quartieri. Riteniamo necessario, poi, potenziare l’ADI (Assistenza domiciliare integrata per i disabili) senza dimenticare il PUA (Punto unico di Accesso) e attivare un numero verde per rispondere alle varie necessità di chi versa in stato di bisogno. Nel nuovo piano zona, abbiamo intenzione di stanziare fondi regionali per rafforzare i servizi attualmente disponibili per persone diversamente abili, passando su Agrigento da 17 a 25 unità di supporto. Nello specifico, vogliamo potenziare i servizi di trasporto, in modo che non siano più limitati al semplice spostamento casa-scuola o casa-centri di riabilitazione, ma offrendo anche la possibilità di poter vivere momenti di svago e di sollievo”;

12) Favorevole o contrario al rigassificatore? Che idea ha in merito?

Alessi: “La nostra posizione è chiara. Riteniamo il turismo la nostra opportunità di sviluppo e per questo contrasteremo qualsiasi forma di opera o impianto che possa minimamente ostacolare la nostra vocazione o incidere negativamente sul nostro territorio: siano essere trivellazioni in mare o il rigassificatore. Tra l’altro la città di Agrigento si è già espressa con un no secco a larghissima maggioranza e questo non può essere dimenticato da nessuno”;

13) Caso “gettonopoli”. Da sindaco ha intenzione di proporre un tetto massimo per le sedute di Consiglio e Commissioni?

Alessi: “Intendiamo ridurre i costi della politica a partire dalle indennità di sindaco e assessori: riteniamo che lo stesso farà il nuovo Consiglio comunale riducendo le riunioni di Commissione allo stretto necessario. Ma al di là della questione prettamente economica quello che è fondamentale è rendere produttivo il Consiglio comunale. Da sindaco punterei sull’efficienza e sul dialogo con i consiglieri evitando quanto recentemente accaduto. Il nostro obiettivo è rilanciare Agrigento e il Consiglio comunale deve fare la sua parte”;

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