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Emergenza Coronavirus, casi al Tribunale di Agrigento: positivo anche un sostituto procuratore

Il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio preso atto della positività al Covid di una impiegata all’Ufficio Gip/Gup del Tribunale di Agrigento e di un Sostituto Procuratore della Repubblica in servizio presso gli uffici di via Mazzini, nonché di un’altra positività presso gli uffici del Magistrato di Sorveglianza, ha disposto la sospensione di ogni attività differibile e non urgente.

In particolare, il procuratore capo ha disposto che la modalità di prestazione dell’attività lavorativa avvenga in modalità smart working per tutto il personale, amministrativo e di magistratura, non impegnato in turni esterni e/o di reperibilità fino a nuovo ordine.

La partecipazione alle udienze è stato disposto che avvenga ove possibile “a distanza” con modalità telematiche secondo i protocolli già in precedenza approvati con la presidenza del Tribunale.

Nel locali della procura, altresì, è vietato l’ingresso ad avvocati ferme restando le possibilità di deposito atti e consultazione in via telematica.

I casi segnalati della Procura e del Tribunale non sarebbero connessi fra loro.

Intanto, il presidente del Tribunale di Agrigento, Pietro Maria Antonio Falcone, ha disposto per il periodo fino al 26-6-2021 e salvo ulteriori proroghe in funzione della contingente situazione sanitaria dispone per i controlli sugli accessi all’interno degli Uffici Giudiziari del Circondario in conformità ai principi fissati nei provvedimenti organizzativi 23-3-2020 e 14-4-2020, già adottati nella prima fase della emergenza epidemiologica in atto, indica quale forma di lavoro prevalente quella dello “smart working” e invita tutti i giudici, togati e onorari a limitare l’attività giudiziaria alla trattazione delle cause civili e penali per le quali le fonti normative vigenti (norme primarie, norme secondarie e protocolli di intesa) consentono la trattazione mediante collegamenti da remoto, nonché delle cause aventi carattere indifferibile ed urgente secondo i criteri indicati nei provvedimenti organizzativi sopra richiamati, procedendo al rinvio delle altre cause già fissate fino alla data sopra indicata, ove possibile con provvedimenti precedenti l’udienza e dandone contestuale comunicazione alle parti, alle difese ed al COA di Agrigento.

Le disposizioni contenute nel provvedimento organizzativo si applicano, ove compatibili con le specifiche attività, all’Ufficio NEP ed agli Uffici del Giudice di Pace di Agrigento.

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