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Esordio amaro per l’Akragas: sconfitta per 2 a 0 da un’ottima Fidelis Andria

akragas fidelis andriaTantissima amarezza per la prima in casa all’Esseneto dei ragazzi di mister Nicola Legrottaglie. Non ci sono altri aggettivi per raccontare la partita alla quale oggi hanno assistito i quasi 5 mila dello stadio agrigentino.

I ragazzi biancoazzurri oggi apparsi giù di tono, sono stati a lunghi tratti dominati dall’undici pugliesi che senza rubare nulla, portano a casa meritatamente l’intera posta in palio.

La partita di oggi può essere classificata come un incidente di percorso in quella che è la corsa della squadra di Legrottaglie alla salvezza; tuttavia nonostante gli applausi che hanno accompagnato i giganti alla fine della gara, ci si aspettava molto di più per la prima al “tempio”.

Il racconto del match è presto fatto; una Fidelis Andria ottimante messa in campo trova grazie ad un rigore trasformato da Grandolfo al 12° minuto il vantaggio, coronando un costante possesso palla che schiaccia nella propria area la compagine biancoazzurra. Trovato il vantaggio i pugliesi controllano il gioco senza mai correre reali pericoli trovando allo scadere della prima frazione il raddoppio con una grandissima conclusione di Strambelli che si insacca alla sinistra di Maurantonio.

La ripresa vedrà nella prima mezz’ora un’Akragas più battagliero in campo, ma escludendo un doppio legno colpito da Di Piazza su azione convulsa in area avversaria la squadra di Nicola Legrottaglie costruirà poco; l’ultimo quarto d’ora scorre via con un Andria che controlla il doppio vantaggio senza correre grandissimi pericoli, portando a casa meritatamente l’intera posta in palio.

Un esordio amaro per il Gigante nel suo “tempio” (oggi probabilmente si è vista la peggior Akragas della stagione). Si potrebbe citare, a parziale attenuante, le tre gare in 7 giorni che oggettivamente pesano sulle gambe dei biancoazzurri ma onestamente ci sentiamo di dare il giusto riconoscimento alla squadra pugliese che oggi si è dimostrata più forte ed organizzata meritando i tre punti.

Giuseppe Paradisi

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