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Economia

Evasione fiscale: ecco un altro primato di Agrigento

Italiani popolo di Santi, poeti, navigatori ed evasori. L’Italia infatti “spicca” nel continente come il paese in cui l’evasione è ormai una tradizione.

Tradotto in soldoni si conta un’evasione Fiscale di oltre 180 miliardi di euro, oltre il doppio di quella inglese e quasi il triplo di quella spagnola. Se poi si va nel particolare, tra le città a maggior rischio di evasione spicca, “udite udite”, Agrigento che insieme Brindisi, Caltanissetta, Milano, Roma, Nuoro contribuiscono significativamente ad incrementare gli oltre 300 miliardi di imponibile non dichiarati.

Miliardi questi che se versati, potrebbero risolvere in parte o totalmente molti tra i principali problemi del nostro Paese. Basti pensare alle pensioni per i futuri “nonnetti” o al miglioramento del comparto sanitario, per non parlare anche dell’abbattimento di circa 1/3 dell’importo delle tasse a tutti i contribuenti e perché no guadagnare anche qualche posto di lavoro per i giovani.

Inoltre la beffa sta anche nel fatto che, se da un lato la classe politica tenta di inasprire le pene per gli evasori, dall’altro le spese vive tra l’istruzione dei processi e dei procedimenti di recupero, superano di gran lunga le irrisorie cifre recuperate, che corrisponderebbero a meno di un decimo del totale evaso da incassare.

Probabilmente quando verrà ricostruito il rapporto tra cittadino e Fisco, visto che molti di questi cittadini a causa del mancato versamento dei contributi (si parla soprattutto dei lavoratori autonomi) sono sconosciuti al tanto odiato Fisco, molte delle norme varate nel 2015 potrebbero iniziare a far vacillare questo malcostume in cui a pagare sono gli onesti cittadini.

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