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Expo delle idee: verso la Carta di Milano

expo_milanoUna prova generale dell’inaugurazione dell’Expo 2015 si è svolta nello scenario di grande suggestione dell’Hangar Bicocca, a Milano. Per l’evento denominato “Expo delle idee” promosso dal Ministero delle Politiche alimentari e forestali, in collaborazione con Expo, sono arrivati nello spazio post industriale di Pirelli oltre 500 esperti seduti a 42 tavoli e suddivisi secondo 4 aree tematiche: 1) le dimensioni dello sviluppo tra equità e sostenibilità; 2) cultura del cibo, energia per vivere insieme; 3) agricoltura, alimenti e salute per un futuro sostenibile; 4) la città umana, futuri possibili tra smart e slow city.

L’occasione è stata di quelle importanti per numeri e personalità coinvolte; l’obiettivo è stato quello di arrivare a definire un documento cruciale, la Carta di Milano, il vero e più importante segno tangibile dell’Expo 2015 che ha coinvolto ricercatori, istituzioni, premi Nobel e aziende; il tutto sotto la supervisione del Forum del Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN).

L’ambizione è quella di una sottoscrizione internazionale durante l’Expo 2015. Non si pensa tanto a una sterile enunciazione di buoni principi, ma all’indicazione di pratiche e politiche immediatamente attuabili. Con tre focus: 

1. Agire contro lo spreco alimentare, con l’obiettivo di ridurlo del 50% entro il 2020, anche attraverso accordi di lungo termine sulle filiere agricole volti a migliorare la pianificazione alimentare;
2. Favorire un’agricoltura sostenibile, limitando la conversione dei terreni alle coltivazioni destinate a produrre bio-carburanti e alimentazione per il bestiame e combattendo la speculazione finanziaria. Nel 2020 il fabbisogno di bio-carburanti sarà di 172 miliardi di litri, per ottenerli si dovrebbero sottrarre 40 milioni di ettari alle coltivazioni di alimenti;
3. Agevolare stili di vita salutari (oggi in giro per il mondo ci sono 1,5 miliardi di persone obese o sovrappeso), incoraggiando l’attività fisica e l’educazione alimentare a partire dalle scuole.
In questa occasione così speciale vertici del governo, con il premier Matteo Renzi in testa, e Papa Francesco hanno voluto mandare un messaggio insieme col presidente Sergio Mattarella. “2015 anno felix, torniamo a correre” afferma il premier. “No a un’economia dell’esclusione e dell’iniquità. – ha detto il pontefice in un videomessaggio – Questa economia uccide”. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha invece ricordato che l’aumento delle “diseguaglianze tra Paesi ricchi e popolazioni povere, in costante lotta per sopravvivere alla denutrizione, rende indispensabile l’adozione di un nuovo modello di sviluppo che modifichi questa inaccettabile tendenza, nel rispetto dei fondamentali valori riconosciuti e sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”.

Tanto lavoro insomma, buoni propositi senza dimenticare il comparto sociale dei soggetti in regime carcerario. Secondo il progetto “Le carceri milanesi per Expo” che è stato messo a punto dal ministro della giustizia Andrea Orlando, 35 detenuti di Opera, 35 di Bollate, 10 di Monza e 20 ora affidati agli uffici di esecuzione penale esterna, presteranno attività di facchinaggio o di accoglienza per i visitatori. Ma non è tutto. È prevista anche una “scuola di cucina” all’interno del carcere di San Vittore. Tra discorsi impegnati una “spruzzata” di colore è arrivata dal corteo dei “No Expo” che hanno lanciato vernice contro gli agenti fuori dall’Hangar Bicocca.

Marcella Lattuca
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