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Faida sull’asse Favara-Belgio: quattro scelgono il silenzio davanti al Gip

Si avvalgono della facoltà di non rispondere quattro dei cinque soggetti finiti in carcere nell’ambito dell’operazione denominata “Mosaico” che ha permesso la cattura di numerosi soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di duplice tentato omicidio, porto abusivo di armi, danneggiamento, ricettazione, tutti reati consumati il 23 maggio 2017 in Favara, provincia di Agrigento.

Gli interrogatori, svolti per rogatoria, si sono svolti davanti al Gip del Tribunale di Agrigento. L’operazione, come si ricorderà, è stata condotta dagli uomini della Polizia di Stato di Agrigento con la collaborazione della Polizia belga.

le investigazioni hanno fatto luce sull’intera faida che dal 2015 al 2018 ha insanguinato le strade di Favara, Liegi e dintorni, contando, infine, cinque omicidi e cinque tentati omicidi, alcuni dei quali, mai denunciati.

L’inchiesta, in questi anni, è stata coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e dalla Procura di Liegi, con l’indispensabile ausilio delle Agenzie Eurojust ed Europol.

Per l’Italia le indagini sono state svolte dal Servizio Centrale Operativo, dalla Squadra Mobile di Agrigento e dalla Squadra Mobile di Palermo; per il Belgio dalla Police Fédérale Judiciare di Liegi.

A rispondere, invece, davanti al Gip di Agrigento un 64enne di Favara accusato di incendio e ricettazione.

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