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Italia

Fake news al capolinea? Agcom prepara il tavolo contro la disinformazione

fakeLa guerra alle notizie false sta infiammando la rete, ed è ormai entrata in politica. Diversi casi celebri hanno posto l’accento sul problema dell’informazione utilizzata per distorcere la realtà, e anche l’Italia non vuole rimanere a guardare.

Protagonisti della questione Agcom, il Partito Democratico, Facebook e Google. Ma anche il gioco d’azzardo.

La notizia arriva proprio nel periodo in cui il termine fake news è arrivato all’apice dell’interesse pubblico: Agcom ha annunciato l’intento di aprire un “Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali”, come illustra nel dettaglio un articolo pubblicato su Giochidislots.com. L’intento è chiaramente assicurare agli internauti la circolazione di notizie reali, controllate e sottoposte a continuo controllo da parte di operatori.

Le piattaforme digitali e gli editori dovranno dunque essere in grado di autoregolamentarsi, trovando un accordo comune per limitare la diffusione delle bufale camuffate da cronaca. Un ruolo attivo verrà svolto dai social network e dai motori di ricerca, con Facebook e Google schierati in prima linea. Il colosso di Mark Zuckerberg ha annunciato soddisfazione per l’intento di Agcom, promettendo di rafforzare le procedure per segnalare i contenuti che violano la legge italiana, diffamano o diffondono fake news. Negli ultimi mesi era già partita una campagna per il controllo dei post, con nuove modalità di pubblicazioni e sorveglianza più stretta sulle condivisioni. Google dal canto suo ha confermato la volontà di migliorare i suoi metodi di valutazione delle notizie, aggiornando gli algoritmi per promuovere gli articoli autorevoli e relegare alle ultime pagine i siti meno affidabili. Può sembrare poco, ma nell’editoria digitale una buona indicizzazione Google è fondamentale.

Le schermaglie sulla questione fake news sono arrivate anche dal mondo della politica. Pochi giorni fa il Partito Democratico ha pubblicato un reportage in cui passava in rassegna alcune bufale che hanno avuto successo grazie alla diffusione sui social network. I casi più analizzati sono stati la notizia dell’incontro tra Renzi e Zuckerberg, realmente avvenuta ma trasformata in meeting per oscurare l’informazione libera sul web, e la presenza del ministro Boschi e della presidente della camera Boldrini ai funerali di Totò Riina, postando foto riferite in realtà riferite a un’altra onoranza funebre. Due esempi di fake news collegati alla condivisione di alcune pagine legate a un altro partito, il Movimento 5 Stelle. Citiamo solo l’esempio più recente e clamoroso, consapevoli che la diffusione di notizie false riguarda utenti della rete di ogni idea politica.

Un apposito studio verrà condotto invece su alcuni temi riguardanti la sanità pubblica, come il gioco d’azzardo. Facebook sta applicando da tempo una politica per oscurare i siti “.com” (e quindi illegali) dagli annunci e dalle condivisioni, ma un’ulteriore stretta non potrà che giovare i giocatori. Le stesse piattaforme subiranno poi il processo di declassamento e successivo oscuramento dalle ricerche Google, con il motore di ricerca che contribuirà alla lotta contro il fenomeno del gioco illegale. Una sorta di fake news, a suo modo, trascinando l’internauta verso l’illecito e il finanziamento di chi lucra sulla scarsa conoscenza del mondo di internet e dell’informazione.