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Favara, continuano le ricerche di Marianna Bello

Continuano le ricerche di Marianna Bella, la trentottenne scomparsa da mercoledì mattina dopo essere stata travolta dalle acque alluvionali che hanno colpito la città. Squadre di vigili del fuoco e Protezione civile hanno ricominciato a lavorare dallo stesso punto in cui è stata ritrovata la giacca della donna; un indizio che ha riacceso le speranze di individuare il corpo o di ricostruire con maggiore precisione la dinamica della tragedia.

Le operazioni si concentrano nel tratto compreso tra il vallone Cicchillo e il dissalatore di contrada EsaChimento, dove l’acqua ha creato ampi bacini naturali. Le pompe idrovore sono in funzione senza sosta per svuotare i laghetti che si formano a monte e a valle del vallone, mentre sommozzatori e squadre di terra perlustrano ogni anfratto del canalone.

Sul posto sono presenti anche i familiari di Marianna, che non hanno mai smesso di seguire da vicino le ricerche, e il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, impegnato da sei giorni in prima linea accanto ai soccorritori.

Nel corso delle giornate precedenti, lungo il tragitto del torrente, sono stati rinvenuti diversi effetti personali; l’ultimo ritrovamento, la giacca che indossava quella mattina, ha orientato ulteriormente le ricerche in un’area circoscritta del vallone.

Marianna Bella, mamma di tre figli, era uscita di casa nelle prime ore di mercoledì, probabilmente per recarsi al lavoro, quando il violento nubifragio ha trasformato le strade di Favara in fiumi di fango e detriti. Da quel momento di lei si sono perse le tracce.

Le operazioni proseguiranno nella speranza che la determinazione dei soccorritori e la solidarietà della comunità possano presto restituire risposte ai familiari e a un’intera città che non si arrende.