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Cronaca

Favara, possibile intimidazione al sindaco Manganella

manganellaAndata a fuoco la villetta di campagna tra il Villaggio Mosè e Favara del sindaco Rosario Manganella. Sull’accaduto non si ha ancora la certezza sul possibile atto intimidatorio, cui lo stesso primo cittadino favarese non è nuovo.

Infatti lo scorso 24 maggio del 2012 fu intercettata una busta, presso il centro smistamento di Poste Italiane a Palermo, all’intero della quale furono rinvenuti due bossoli inesplosi con dei fogli bianchi e una croce disegnata con un pennarello.
Sull’incendio, indagini sono in corso da parte della Tenenza dei Carabinieri di Favara. Al momento sembra che le fiamme siano state alimentate da un liquido infiammabile versato in una delle finestre della villetta.

Con la notizia della diffusione di pesanti minacce ed atti intimidatori a danno di servitori dello Stato e ad amministratori locali come il procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale e il sindaco di Favara Rosario Manganella, riparte il dibattito nel nostro territorio sulla necessità, chiara e concreta, di garantire protezione assoluta a chi rappresenta e difende i cittadini”. Con queste parole il presidente del Consorzio Legalità e Sviluppo Agrigento, Mariagrazia Brandara interviene dopo i recenti fatti di cronaca che riguardano uomini delle Istituzioni.
Un esercizio tristemente periodico cui purtroppo sembra ci si stia abituando. Ad ogni atto intimidatorio è come se si affievolisca un po’ quella luce, quel fuoco, che dovrebbe ardere in noi, che dovrebbe spingerci a dire “no”. Di chi la colpa? Di tutti. Della “routine” verso una terra che ci si sta rassegnando a vedere così, sempre e comunque ostaggio del giogo mafioso. Una rassegnazione che, – aggiunge Mariagrazia Brandara – oggi più che mai, consente alle organizzazioni di completare il tentativo, spesso tutt’altro che vano, di incunearsi nelle istituzioni per attirare a sé parti dello Stato. Così, come è tragicamente già accaduto in passato, se c’è chi rischia la propria incolumità e si tenta di zittirlo attraverso la violenza, la minaccia, la ritorsione, c’è una parte di res pubblica che, come un parassita, vive e si ciba del corpo della nostra nazione. Ecco, lottare, davvero, per ripulire l’aria che respiriamo da quell’insopportabile puzzo che è la schiavitù mafiosa è l’unico “regalo” che possiamo fare a chi oggi lavora e lotta per il futuro di tutti noi”, conclude la Brandara.

Sono vicino al sindaco di Favara Rosario Manganella per l’atto subito“. A parlare è il deputato nazionale del Pd Antonino Moscatt, che a Favara è stato anche un amministratore comunale.
Auspico – continua Moscatt – che si faccia chiarezza sull’accaduto e che episodi come quello che ha visto coinvolto Manganella possano essere, in futuro, prevenuti“.

Indegni e miserabili. Favara è al fianco del sindaco Rosario Manganella vittima di un atto intimidatorio perpetrato da gente indegna e miserabile. La legalità è un principio universale, presupposto indispensabile non solo per la convivenza civile ma anche per lo sviluppo economico della nostra terra. Favara vuole legalità“. Lo dichiara Nino Bosco, deputato di Area popolare.

L’assessore Sara Chianetta (Pd) ed i consiglieri comunali Gaetano Caramazza e Calogero Castronovo capogruppo Pd in Consiglio comunale esprimono “solidarietà al sindaco Manganella per il vile e miserabile gesto di intimidazione con i danneggiamenti agli interni della casa di campagna. Dinnanzi a questi gesti vili ed inqualificabili si rimane senza parole – hanno detto -. La violenza e la sopraffazione vanno condannate ed emarginate con forza da tutti i cittadini onesti. Non si può essere intimiditi nell’esercizio della propria azione amministrativa di sindaco della città, che in un momento così difficile di crisi economica, diventa ancora pesante. Le forze politiche tutte, senza distinzione di maggioranza e opposizione, e la città tutta debbono condannare questo gesto vile e violento. Ai cittadini onesti e alle forze politiche e dato il compito di svelenire il clima pesante che si respira in città. La crisi e la mancanza di liquidità spingono molti ad alzare i toni dello scontro, ma in questo momento l’unica via è quella del confronto civile e del prevalere degli interessi della città di Favara“.

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