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Favara, truffatori usano il nome di un oleificio per chiedere soldi: l’azienda denuncia e lancia un appello

Si spacciano per rappresentanti dell’oleificio Buggea per tentare di ottenere somme di denaro in modo fraudolento. È quanto sta accadendo a Favara, dove ignoti stanno utilizzando il cognome Buggea – lo stesso dell’impresa agricola nota nel territorio – per mettere in atto tentativi di truffa ai danni di cittadini e commercianti.

Il fenomeno non si è limitato a un singolo episodio. Dopo diversi tentativi segnalati, i titolari dell’azienda hanno deciso di rivolgersi ai carabinieri della Tenenza di Favara, formalizzando una denuncia. Parallelamente, hanno diffuso un appello sui social per mettere in guardia la cittadinanza e scoraggiare ulteriori raggiri.

Si avvisa la cittadinanza che in queste settimane un soggetto ha utilizzato il cognome Buggea, facendo riferimenti anche all’omonima attività a noi intestata, al fine di ricevere indebitamente delle somme di denaro.
È già stata sporta denuncia presso i Carabinieri di Favara per tutti gli accertamenti del caso.
Qualsiasi tipo di richiesta e condotta illecita dove venga fatto uso improprio del nome della società e dei componenti di questa famiglia BUGGEA, sia immediatamente segnalata ai CARABINIERI DI FAVARA ed anche alla mia persona per riuscire ad identificare il prima possibile queste persone. PRENDETE LE DISTANZE DA CHI VI CHIEDE SOLDI FACENDO USO DEL COGNOME BUGGEA ED AVVISATE IMMEDIATAMENTE I CARABINIERI GIÀ AL CORRENTE DI TUTTO.

I titolari dell’oleificio sono stati categorici: nessuna richiesta di denaro da parte loro o dell’azienda deve essere considerata attendibile se non accompagnata da comunicazioni ufficiali.

L’appello alla comunità: “Non fidatevi, segnalate subito”

Il messaggio diffuso è chiaro e accorato: “Prendete le distanze da chi vi chiede soldi facendo uso del cognome Buggea e avvisate immediatamente i carabinieri, che sono già al corrente di tutto”.

L’invito è quello di non lasciarsi ingannare da eventuali richieste anomale e di collaborare con le forze dell’ordine per fermare i responsabili. Le indagini sono in corso e non si esclude che dietro ci sia una rete di truffatori attiva nel territorio.

Un episodio che mette ancora una volta in luce l’importanza della vigilanza collettiva e della denuncia tempestiva per contrastare i tentativi di frode sempre più sofisticati.