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Regioni ed Enti Locali

Festeggiato ad Agrigento il 202° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

foto carabinieri allottaIeri presso la Caserma “Biagio Pistone” – sede del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento – si è celebrato il 202° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza delle più alte cariche istituzionali civili, religiose e militari della provincia.

Alla cerimonia sono intervenuti l’Arcivescovo di Agrigento (Cardinale Francesco Montenegro), il Prefetto di Agrigento (dott. Nicola Diomede), il Presidente Reggente del Tribunale di Agrigento (dott.ssa Luisa Turco), il Procuratore Capo di Agrigento (dott. Renato Di Natale), il Procuratore di Sciacca (dott. Vincenzo Pantaleo), i Presidenti Emeriti del Tribunale di Agrigento (dott. Aldo Lo Presti Seminerio e dott. Luigi D’Angelo), il Questore di Agrigento (dott. Mario Finocchiaro), il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza (Col. Massimo Sobrà), il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco (Ing. Michele Burgio) ed altre autorità provinciali, tra le quali alcuni Sindaci dei principali centri agrigentini, unitamente a rappresentanze del COBAR, dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo e delle “Benemerite” dell’Arma dei Carabinieri, nonché i familiari dei militari.

Di seguito il discorso del Sig. Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Agrigento, Col. Mario Mettifogo, pronunciato durante la cerimonia:

Gentili autorità civili, religiose e militari, celebriamo oggi il 202° anniversario dalla fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Questa cifra, lungi dall’essere una semplice successione di numeri, sta in realtà a significare che l’Arma è giunta fino ad oggi attraversando: la Restaurazione europea con il Congresso di Vienna del 1815, il Risorgimento, le guerre d’indipendenza, l’unità d’Italia, due guerre mondiali e la Repubblica.
Grazie ai carabinieri ed alle loro famiglie per la loro partecipazione.
Ringrazio per la loro presenza S.E.R. il cardinale Don Franco, i magistrati dei distretti di Agrigento e Sciacca, i sindaci delle principali città agrigentine, i rappresentanti di organizzazioni di interesse nazionale e locale ed i colleghi delle forze di polizia, con i quali condividiamo frequenti impegni professionali.
Un ringraziamento particolare a Sua Eccellenza il Prefetto dr. Nicola Diomede, che per le sue qualità professionali ed umane determina un clima di fattiva e concreta collaborazione tra tutti gli attori di volta in volta chiamati in causa dalle diverse e molteplici necessità del territorio.
Un saluto ai rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri ed alle Benemerite che con impegno svolgono la loro preziosa funzione ed agli appartenenti al COBAR che agiscono come catalizzatore per le più diversificate necessità del personale e dell’apparato logistico.
La cerimonia si svolge, oggi come lo scorso anno, all’interno del Comando, non sui palcoscenici più prestigiosi utilizzati nel passato, per l’esigenza di attenersi ad un criterio di sobrietà ed economicità, delineato a livello centrale in ossequio alla riduzione complessiva delle spese statali.
La manifestazione vuole, quindi, armonizzarsi con il generale clima di austerità.
Resta tuttavia il rammarico di non avere uno spazio più ampio per accogliere tutte le persone che vorrebbero assistere alla cerimonia e dare così il massimo risalto alla ricorrenza ed all’istituzione.
Traccerò ora alcune brevi considerazioni sull’attività svolta , avvalendomi per questo della visione offerta dalla struttura organizzativa dell’Arma territoriale e quindi di questo Comando provinciale che con la sua presenza diffusa e capillare nel territorio garantisce un completo panorama informativo.
Su 43 comuni della provincia, infatti, ben 41 hanno nel territorio almeno un comando dell’Arma dei Carabinieri, la quale non avrebbe mai raggiunto i suoi due secoli di storia se non avesse saputo trasfondere nei suoi appartenenti un peculiare senso del dovere e della responsabilità, che unisce con un vincolo ideale, ma fortemente avvertito ed unanimemente condiviso, il più giovane carabiniere al militare più anziano.
L’Arma dei Carabinieri, sparsa su tutto il territorio nazionale, in migliaia di piccoli reparti, da Lampedusa a Campione d’Italia, come avrebbe potuto guadagnarsi sul campo l’appellativo di “BENEMERITA” se non avesse potuto contare sullo spirito d’iniziativa e sul senso di responsabilità di ciascuno, su imperativi interiori, piuttosto che sulla forza dei regolamenti e della disciplina?
Chiamata ad operare con una miriade di distaccamenti, in provincia ne abbiamo 51, ha insegnato a piccoli nuclei di uomini semplici a fare affidamento sulle proprie forze e sul rapporto instaurato con la collettività, considerando normale più il biasimo per la sconfitta che la lode per il successo.
Inoltre il potenziamento della capacità operativa esterna, in un momento in cui non solo non si prevedono aumenti organici ma anzi si assiste ad un progressivo depauperamento delle risorse, passa quindi necessariamente attraverso la riorganizzazione delle strutture amministrative e logistiche, l’eliminazione di impegni burocratici suppletivi o di controlli meramente formali.
In sintesi, occorre servirsi pienamente degli strumenti che oggi offre la tecnologia e l’informatica, come indicato peraltro da recenti disposizioni di legge.
In questo senso i positivi risultati operativi ed il potenziamento del dispositivo territoriale sono strettamente correlati con la profonda e rigorosa razionalizzazione del settore logistico-amministrativo, nel quale già oggi l’Arma impiega solo il 3,4 per cento del personale e quindi ben al di sotto del 10 per cento indicato come obiettivo per la pubblica amministrazione dall’ultima legge finanziaria.
Tornando alla realtà agrigentina, negli ultimi dodici mesi l’attenzione, in un territorio esteso e complesso come quello della provincia , si è focalizzata in particolar modo sull’attività preventiva a cui è stata destinata ogni risorsa possibile, con attività finalizzate, tra l’altro, al controllo delle principali arterie stradali ed alla puntuale verifica sul rispetto della normativa dei cosiddetti centri di seconda accoglienza per gli immigrati. Ai servizi preventivi occorre sottrarre il personale utilizzato in attività di Ordine Pubblico, in alcune zone del territorio il numero delle pattuglie sono raddoppiate rispetto all’anno precedente, anche per la cosiddetta “emergenza immigrati” che incide in modo esponenziale sulla disponibilità di risorse umane per il territorio.
Dal punto di vista repressivo, abbiamo proceduto per 9969 delitti, dei quali 3560 scoperti, con 3981 denunce e 630 arresti.
Tra questi occorre ricordare le indagini nel settore dei narcotici, delle rapine presso istituti di credito, delle organizzazioni mafiose di livello provinciale, dei furti di rame, della gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e nell’ambito delle strutture deputate alla tutela delle persone minori o disagiate.
Tengo a sottolineare che l’Arma di Agrigento, come da dati SDI ossia della banca dati interforze, in un anno solare ha proceduto nella competenza per l’ 80, 56 per cento dei delitti commessi in provincia.
Analizzando ancor più da vicino le fattispecie di reato, preoccupa il dato degli incendi dolosi che come già rilevato rimane un delitto di difficile esame.
Infatti, nell’ultimo anno, su 176 episodi di danneggiamento seguito da incendio ne sono stati scoperti 13, meno del 10 per cento, ma ciò che deve far riflettere è che in nessun caso vi è stata collaborazione da parte delle vittime.
Di pari passo procede il fenomeno estorsivo, la cui percentuale di denunce, sempre al minimo, richiama l’attenzione sulla persistenza ed il condizionamento del fenomeno mafioso che si manifesta in modo evidente attraverso questa acclarata omertà.
Questo tipo di reato, infatti, pur se spesso negato o lasciato sullo sfondo trova puntuale conferma ogniqualvolta vi sia un approfondimento investigativo autonomo da parte degli inquirenti.
Pur a malincuore occorre sottolineare quindi che, a tutt’oggi, persistono in alcuni individui la sfiducia ed in alcuni casi l’ostilità verso lo stato, come purtroppo testimoniato da recenti fatti di cronaca locale.
E proprio in relazione al citato fenomeno mafioso, abbiamo pensato di far ristampare – ringrazio per questo il Centro Culturale Pier Paolo Pasolini nella persona del presidente Dr. Maurizio Masone ed il Parco Archeologico di Agrigento – un’opera, pubblicata postuma dai familiari, del Maggiore Renato Candida, comandante del Gruppo di Agrigento dal 1955 al 1958.
Il libro intitolato “Mafia insoluta” è costituito dal diario dell’ufficiale relativo al suo trasferimento da Torino, all’arrivo in questa città e alle sue impressioni sulla realtà e sulle istituzioni di allora, civili, religiose e militari.
Le riflessioni e i giudizi del Magg. Candida riguardo a persone e cose di 60 anni addietro sono spesso molto critici, in particolar modo quando si riferiscono al comportamento di taluni importanti personaggi dell’epoca.
L’opera che si legge in modo molto fluido e veloce è successiva al testo più importante scritto dal Magg. Candida, “Questa mafia”, edito la prima volta nel 1956 con la prefazione di Leonardo Sciascia. Questo libro che ebbe un buon successo, l’omonimo editore Sciascia di Caltanissetta ne stampò ben quattro edizioni, costituisce un manuale di analisi lucida, obiettiva e puntuale del fenomeno mafioso dell’epoca nella provincia di Agrigento, nel momento in cui si assisteva al passaggio, tra gli anni ’50 e ’60, dalla mafia del latifondo a quella imprenditoriale con le nuove realtà economiche.
Nella parte terza dell’opera, infatti, come indicato dal sommario, sono richiamati i seguenti paragrafi: La mafia di Favara; di Palma di Montechiaro; di Siculiana; di Licata; di Canicattì e le banche; del circondario di Bivona (con il famoso santuario di Rìfesi); di Sciacca ed i conduttori di trattori; di Palermo ed il gangsterismo.
Per inciso, l’ufficiale dopo tre anni di permanenza venne ritrasferito, a Torino alla Scuola Allievi “Cernaia”, non prima però di divenire buon amico di Leonardo Sciascia e successivamente modello a cui si ispirò il famoso scrittore siciliano per la figura del Cap. Bellodi nel “Giorno della civetta”.
Concludo, tra poco, con le premiazioni dei militari che si sono distinti nell’ultimo anno in operazioni di servizio, ringraziando tutti i Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento per il lavoro quotidiano e spesso oscuro svolto per mantenere vivibili le nostre contrade e città. Allo stesso modo ringrazio le famiglie perché condividono con noi le difficoltà del nostro lavoro .
Tra gli elogi che saranno distribuiti, tutti ugualmente importanti e frutto di impegno e sacrificio, mi sia consentito di porre in rilievo, per la sua intrinseca valenza sociale, la Targa dedicata all’Appuntato dei Carabinieri Benedetto Allotta.
Il premio, che giunge alla sua XXXVI edizione è stato istituito dai figli Gaetano, Antonietta ed Eleonora in ricordo del loro genitore, Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e Cavaliere di Vittorio Veneto, ai quali va oggi il mio ringraziamento.
Quest’anno la targa verrà assegnata al Luogotenente Donato De Tommaso , Comandante della Stazione Carabinieri di Lampedusa sin dall’anno 2006, per la capacità di affrontare con determinazione le problematiche connesse al fenomeno immigratorio, presenti nel suo territorio di competenza, risultando quindi sicuro punto di riferimento per la popolazione e le Istituzioni.
A ciò voglio aggiungere un plauso per l’opera quotidiana svolta dal sottufficiale e dai carabinieri della Stazione di Lampedusa, che al di là di ogni facile retorica, quale unico presidio permanente di una forza di polizia a competenza generale, assicurano sull’isola il non semplice mantenimento della sicurezza pubblica, anche e soprattutto quando si spengono i riflettori dell’opinione pubblica e dei mass-media.
Infine un ricordo affettuoso ai caduti dell’Arma ed ai loro familiari ed in particolare per il Maresciallo Silvio Mirarchi, proditoriamente ucciso nelle campagne di Marsala il 31 maggio scorso.

Durante la cerimonia – oltre alla citata “Targa Allotta” – sono state consegnate altre undici ricompense concesse a 39 Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, di seguito elencati, con la motivazione riportata:

1. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI “CULQUALBER” CONCESSO A:
Maresciallo Aiutante Biagio CALVANO
Maresciallo Capo Giuseppe TERRANA
Maresciallo Capo Nicola COLOMBO
Maresciallo Capo Cesare FALCOMATA’
Maresciallo Capo Giovanni CARDILLO
Maresciallo Capo Leopoldo ELEFANTE
Brigadiere Capo Salvatore BONELLI
Appuntato Scelto Pompeo TRAVALI
Appuntato Scelto Pietro Paolo SIGNORE
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Addetti a Nucleo Investigativo operante in territorio caratterizzato da altissimo indice di criminalità, evidenziando elevata professionalità e spiccato acume investigativo, fornivano determinante contributo a prolungata indagine volta a disarticolare un’associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti. L’operazione, che consentiva di trarre in arresto in flagranza 21 persone e sequestrare ingenti quantitativi di droga, si concludeva con l’esecuzione di una misura restrittiva nei confronti di 10 indagati.
Agrigento, territorio nazionale ed estero, marzo 2005 – 5 dicembre 2007

2. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO INTERREGIONALE CARABINIERI “CULQUALBER” CONCESSO A:
Maresciallo Aiutante Fabio SANTOPIETRO
Maresciallo Capo Giuseppe SABELLA
Vice Brigadiere Sergio CAPOSTAGNO
Appuntato Scelto Mario NICOLOSI
Appuntato Scelto Massimo MEZZINA
Appuntato Scelto Filippo LATTANZI
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Comandante e addetti di Stazioni distaccate operanti in territorio caratterizzato da alto indice di criminalità, evidenziando elevata professionalità, spiccato acume investigativo e non comune senso del dovere, conducevano complessa e prolungata attività volta a disarticolare un sodalizio criminale dedito alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si concludeva con l’arresto in flagranza di reato di 9 persone, l’esecuzione di 49 provvedimenti restrittivi e il sequestro di ingenti quantitativi di droga.
Ribera (Ag), dicembre 2011 – luglio 2014

3. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO A:
Maresciallo Aiutante (in congedo) Giorgio CASIRARO
Maresciallo Capo (ora Maresciallo Aiutante) Agostino ESPOSITO
Maresciallo Capo Nicola MORETTO
Brigadiere Francesco SCIME’
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Addetti a Nucleo Investigativo e Tenenza operanti in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità, evidenziando ferma determinazione, notevole professionalità e spiccato acume investigativo, offrivano determinante contributo a complessa attività d’indagine che consentiva di individuare e trarre in arresto i due responsabili di un efferato omicidio.
Favara (Ag), 18 giugno – 10 luglio 2009

4. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO A:
Luogotenente (in congedo) Rosario ABATE
Maresciallo Aiutante (in congedo) Santo BENINATO
Maresciallo Aiutante Guido LEPORE
Appuntato Angelo MAZZIOTTI
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Comandante e addetti a Stazione Carabinieri, evidenziando elevato spirito si servizio, non comune sprezzo del pericolo e ferma determinazione, senza esitazione affrontavano un uomo che, armato di un pugnale ed in preda ad un raptus omicida, assestava numerosi fendenti alla volta del militare in servizio di piantone. Nonostante l’incontrollata violenza dello squilibrato riuscivano a disarmare l’aggressore ed a trarlo in arresto, impedendo che il folle gesto fosse portato a più gravi conseguenze.
Agrigento, 16 marzo 2010

5. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO A:
Maresciallo Capo Salvatore LOMBARDO
Maresciallo Capo Andrea RIZZO
Appuntato Scelto Vincenzo MORIELLO
Appuntato Giuseppe BONANNO
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Addetti ad Aliquota Operativa di Compagnia distaccata operante in territorio particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza pubblica, evidenziando elevata professionalità e perseverante impegno, fornivano determinante apporto a complessa indagine volta a contrastare il fenomeno dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione nell’entroterra siciliano. L’operazione, che si concludeva con l’arresto di 4 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 13, nonché con il sequestro di alcuni immobili ove si svolgeva l’attività illecita, suscitava il plauso delle autorità e della popolazione, contribuendo ad accrescere il prestigio dell’Istituzione.
Provincie di Agrigento e Palermo e territorio nazionale, settembre 2013 – dicembre 2014

6. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO AL:
Vice Brigadiere Michele BALLACCHINO
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Addetto a Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia distaccata, libero dal servizio, con generoso slancio ed esemplare altruismo, non esitava ad intervenire in soccorso di un uomo che, a causa di un grave sinistro stradale, era rimasto imprigionato all’interno dell’autocarro di cui era alla guida. Nella circostanza, introdottosi nella cabina del mezzo, forniva assistenza al malcapitato sino all’arrivo dei soccorsi, scongiurando così più gravi conseguenze.
Licata (Ag), 26 aprile 2014

7. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “SICILIA” CONCESSO A:
Luogotenente Salvatore TURTURICI
Maresciallo Aiutante Luca VITOBELLO
Maresciallo Ordinario Andrea RUSSO
Appuntato Scelto Rosario CUPANI
Appuntato Bruno PELUSO LIBERALLI SIMONI
Appuntato (ora Appuntato Scelto) Giovanni SACCO
Carabiniere Scelto Francesco MINNITI
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Comandanti e addetti di Stazioni distaccate operanti in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità, evidenziando ferma determinazione, notevole professionalità e spiccato acume investigativo, conducevano complessa attività d’indagine nei confronti di un sodalizio criminale responsabile di numerosi furti di rame, che si concludeva con l’arresto di 9 persone e il deferimento in stato di libertà di ulteriori 11.
Provincie di Agrigento e Caltanissetta, luglio 2014 – luglio 2015

8. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO UNITA’ MOBILI E SPECIALIZZATE CARABINIERI “PALIDORO” CONCESSO ALL’:
Appuntato Giovanni MUSETTI
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Addetto a Sezione di reparto anticrimine operante in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando non comune intuito investigativo, alto senso del dovere e qualificata professionalità, offriva determinante contributo a complessa attività investigativa, sviluppata unitamente a reparti territoriali dell’Arma, nei confronti di un sodalizio criminale di tipo mafioso responsabile, tra l’altro, di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, estorsione e rapina. L’operazione si concludeva con l’arresto di 26 persone e con il sequestro di beni mobili ed immobili per un valore di 30 milioni di euro.
Territorio nazionale, settembre 2012 – maggio 2013

9. ELOGIO DEL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DEL LAVORO CONCESSO AL:
Vice Brigadiere (ora Brigadiere) Calogero DALEO
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Addetto a Nucleo Ispettorato del Lavoro, già distintosi per elevato rendimento in servizio, in territorio ad elevato indice mafioso e criminale, con spiccata professionalità, non comune spirito di sacrificio e vivo senso del dovere, partecipava ad articolate ispezioni e indagini finalizzate al contrasto del lavoro nero ed irregolare, alla prevenzione degli incidenti mortali sul lavoro, alla verifica delle norme di sicurezza in edilizia, al perseguimento delle truffe in danno di enti previdenziali. Le attività consentivano il deferimento in stato di libertà all’A.G. di 59 soggetti, l’individuazione di 101 lavoratori in nero, la sospensione, per lavoro nero, di 28 attività imprenditoriali e di 9 cantieri edili.
Palermo e provincia, 26 aprile 2014

10. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “CALABRIA” CONCESSO AL:
Tenente (ora Capitano) Marco CURRAO
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Comandante di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia Capoluogo, con abnegazione e spiccata professionalità, dirigeva, partecipandovi personalmente, delicata indagine che portava in breve all’arresto, in flagranza, di 2 soggetti responsabili di estorsione ed usura in concorso nei confronti di anziano invalido civile.
Crotone, dicembre 2013

11. ENCOMIO SEMPLICE DEL COMANDO LEGIONE CARABINIERI “PUGLIA” CONCESSO AL:
Tenente Elpidio BALSAMO
CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Comandante di Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia distaccata operante in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità organizzata, evidenziando elevata professionalità, non comune senso del dovere e spiccato intuito investigativo, dirigeva, partecipandovi personalmente, complessa attività d’indagine che si concludeva, in breve tempo, con l’arresto di 2 persone ritenute responsabili di omicidio e soppressione di cadavere.
Barletta (Bt), 6 – 10 marzo 2014

12. “TARGA ALLOTTA” AL Luogotenente Donato DE TOMMASO, COMANDANTE DELLA STAZIONE CARABINIERI DI LAMPEDUSA, CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE:
Comandante di Stazione distaccata su isola minore, particolarmente impegnata sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, anche per l’incremento esponenziale del fenomeno migratorio, ha fronteggiato in più di 10 anni di permanenza innumerevoli e diversificate emergenze, risolvendole con spiccato buon senso e brillante professionalità.
Particolarmente apprezzata è stata parimenti la sua azione quotidiana volta al ripristino della legalità ed alla affermazione delle prerogative statuali.
L’opera svolta ha riscosso il plauso incondizionato della popolazione e delle autorità istituzionali ai vari livelli.