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Regioni ed Enti Locali

Finanziaria regionale e trasferimenti ai Comuni: domani vertice all’Ars

aula arsDomani alle ore 13 un’ampia rappresentanza di amministratori siciliani, muniti di fascia tricolore e guidati dai vertici di Anci Sicilia, incontreranno il presidente dell’ARS, Giovanni Ardizzone e i rappresentanti del Governo per parlare di Legge di Stabilità 2016 e trasferimenti ai Comuni.

All’incontro sono stati invitati anche i Capigruppo parlamentari. Quindici i comuni siciliani non hanno ancora approvato il bilancio di previsione 2015. Una settantina pare siano in arretrato con gli stipendi.

A partecipare all’incontro anche il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, presente per sensibilizzare sulla grave situazione finanziaria dei comuni siciliani.

Non accetteremo prese in giro e interventi poco chiari – hanno dichiarato Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale di Anci Sicilia – abbiamo più volte rappresentato la gravità della situazione e quanto un potenziale taglio di oltre il 25 per cento delle risorse possa nuocere alla tenuta finanziaria della gran parte dei comuni siciliani, il tutto unitamente al maggiore impatto che la riforma sull’armonizzazione contabile sta avendo sugli enti locali siciliani”.

Alla luce di ciò – continuano Orlando e Alvano – è inconcepibile che si pensi a provvedimenti che individuano risorse integrative destinate alla progettazione che non sono utilizzabili, come avvenuto fino ad oggi, per il pagamento delle rate di ammortamento dei mutui”.

Non accettiamo una politica degli slogan e abbiamo già rappresentato la necessità concreta di avere risorse certe che garantiscano i servizi essenziali per i cittadini – ha dichiarato Luca Cannata, vice presidente Anci Sicilia con delega al bilancio e alle politiche finanziarie – per chi non l’avesse ancora compreso stiamo parlando dell’ordinaria amministrazione pertanto con i “POC” (Programma Operativo Complementare 2014-2020) non risolveremmo nulla, in quanto secondo le prescrizioni della delibera CIPE si tratta di fondi che non potrebbero essere utilizzati per le finalità di cui abbisognano tutte le comunità”.
Pertanto – conclude Cannata – non accettiamo superficialità sul tema ma chiediamo pragmaticità al fine di scongiurare gravissime conseguenze per i nostri cittadini”.

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