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Politica

Forza Italia Giovani, Di Nolfo: “Ok Agrigento Capitale Cultura ma…”

di-nolfo-lillyLa coordinatrice provinciale di Forza Italia Giovani di Agrigento, e vice coordinatrice regionale, Lilly Di Nolfo, interviene nel merito della candidatura, proposta dall’amministrazione comunale di Agrigento, della città di Agrigento come Capitale italiana della Cultura 2020.

Lilly Di Nolfo afferma: “Come agrigentina e come donna impegnata in politica non posso non salutare questa iniziativa con entusiasmo e con un pizzico di orgoglio, e spero vivamente che questo progetto si realizzi. Tuttavia penso che oltre al sogno per un traguardo così importante serva un sano realismo che porti a riconoscere alcuni limiti che andrebbero risolti prima di un’esposizione mediatica così impegnativa, per mettere al riparo la città da critiche crudeli e non del tutto ingiustificate. Mi chiedo: come facciamo a candidarci a Capitale della Cultura quando il Polo Universitario (unico centro qualificato di ricerca) fa fatica a sopravvivere e da tempo ormai se ne annuncia la chiusura? Ed ancora: con una rete viaria che, al momento, richiede l’impiego di più di due ore per raggiungere Agrigento da Palermo, come pensiamo che le persone possano venire a visitare i nostri siti archeologici unici al mondo? E che dire del centro storico? Ci candidiamo a Capitale della Cultura quando abbiamo una Cattedrale che sta crollando, e un centro storico del tutto abbandonato a se stesso? Mi pare che tra le due cose – la candidatura e lo stato di salute della città – ci sia una distanza abissale. E’ inutile puntare su eventi ad effetto. È bene mettersi all’opera seriamente per risolvere i problemi endemici di questa città: le strade, le scuole di eccellenza, il centro storico e il lavoro. Il resto acquista importanza solo e nella misura in cui si risolvono le cose più importanti. Come cittadini dovremmo avere chiara la distinzione fra le cose fondamentali e quelle opinabili. Non vorrei – e lo dico a nome dei giovani di Forza Italia – che parlare di cose opinabili, e la candidatura a Capitale della Cultura lo è – fosse un modo elegante per distogliere l’attenzione dalle cose di fondamentale importanza. Noi continueremo a far sentire la nostra voce sulle problematiche serie di questa città, quelle che hanno costretto migliaia di giovani ad andare via e quelle che ne fanno soffrire tanti altri al presente. Il resto ci sembra fumo negli occhi di cui sinceramente non abbiamo bisogno”.

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