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Genio del calcio, a modo suo

Il calcio è pieno di leggende e nomi destinati a passare alla storia, ognuno ha le sue peculiarità ,a di certo il più atipico è Carlos Enrique Raposo, detto il Kaiser, che se avrebbe fatto le statistiche dell’ AI e gli appassionati di  bizzo casino Italia, se solo alla sua epoca fosse esistito.

 Chi era il Kaiser

Carlos Enrique Raposo, anche conosciuto come “Kaiser”, è un personaggio leggendario del calcio brasiliano che ha segnato la storia del gioco con la sua incredibile capacità di convincere gli altri di essere un calciatore professionista, nonostante non abbia mai effettivamente giocato una partita ufficiale.

 

La storia di Kaiser inizia nel Brasile degli anni ’80, quando il calcio era il re indiscusso dello sport nazionale e le squadre erano alla ricerca di giovani talenti per rafforzare le proprie formazioni. Kaiser, che all’epoca era un giovane ragazzo con poche prospettive lavorative, decise di cercare fortuna nel mondo del calcio professionistico.

 

Tuttavia, a differenza della maggior parte dei giovani talenti brasiliani, Kaiser non era particolarmente dotato dal punto di vista tecnico. Nonostante ciò, aveva una grande capacità di convincere gli altri delle sue abilità, grazie alla sua abilità nel parlare e al suo carisma.

 

Fu così che Kaiser iniziò a frequentare i campi di allenamento delle squadre di calcio, presentandosi come un giovane talento appena scoperto. Con le sue parole e la sua presenza convincente, Kaiser riusciva a convincere gli allenatori e i dirigenti delle squadre a dargli una chance, a prescindere dalle sue reali abilità calcistiche.

 

Ma non era solo grazie al suo carisma che Kaiser riusciva a farsi notare. Per consolidare la sua credibilità, egli si presentava sempre ai campi di allenamento con il completo da gioco, i tacchetti e il pallone. Inoltre, aveva un fisico atletico e una buona conoscenza del gioco, che gli permettevano di sostenere una discussione tecnica con i veri calciatori.

 

Grazie a queste abilità, Kaiser riuscì a farsi assumere come calciatore professionista da numerose squadre brasiliane, tra cui il Flamengo, il Vasco da Gama e il Fluminense. Tuttavia, nonostante la sua presenza costante nei campi di allenamento e la sua fama di “talento promettente”, Kaiser non giocò mai una partita ufficiale in nessuna di queste squadre.

 

Ma come faceva Kaiser a mantenere questa incredibile finzione? La risposta è semplice: era in grado di inventare scuse credibili per non giocare. In molti casi, egli sosteneva di avere un infortunio o di non essere in forma, convincendo gli allenatori a tenerlo fuori dalla formazione.

 

Ma questa non era l’unica strategia di Kaiser. Per evitare di essere scoperto, egli aveva costruito una rete di amici e conoscenti che lo aiutavano a mantenere la sua credibilità di calciatore. Inoltre, aveva creato una serie di storie fantasiose sul suo conto, che raccontava con una tale abilità che nessuno metteva in dubbio la sua veridicità.

Nel frattempo faceva la bella vita, circondato da donne bellissime e passando le notti a fare baldoria, passando da una festa all’altra.

 

Il momento della verità

Ma alla fine, la verità su Kaiser venne alla luce. Nel 1989, durante la sua breve esperienza nel club francese del Brest, egli fu costretto a giocare una partita di Coppa di Francia a causa di una serie di infortuni subiti dai calciatori della squadra. Tuttavia, Kaiser fu costretto a dimostrare le sue reali abilità calcistiche, e il risultato fu disastroso: il suo gioco era molto al di sotto delle aspettative, e alla fine la squadra perse la partita.

 

Dopo questo episodio, la verità su Kaiser divenne di dominio pubblico. Tuttavia, nonostante la sua finzione fosse stata finalmente smascherata, Kaiser riuscì comunque a mantenere la sua fama di personaggio leggendario del calcio brasiliano.

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