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Regioni ed Enti Locali

Gestione commissariale servizio idrico, CNA: battaglia vinta, riconosciuti e pagati i crediti alle imprese agrigentine

“Una battaglia lunga e complessa, durata oltre un anno e mezzo, arrivata al suo epilogo positivo. Sedici imprese agrigentine, che vantavano crediti durante la gestione dei Commissari Prefettizi, maturati a fronte di lavori di manutenzione e fornitura di materiale per garantire il servizio idrico e fognario alle comunità, tirano un gran sospiro di sollievo”. Ad annunciarlo, nel corso di un incontro, è stata la CNA di Agrigento, che ha seguito la vertenza sin dall’inizio. Oltre ai vertici provinciali, il presidente Francesco Di Natale e il segretario Claudio Spoto, erano presenti il segretario regionale della Confederazione, Piero Giglione, e l’avvocato Stefano Catuara che si è occupato della delicata vicenda. Piena soddisfazione è stata espressa, in modo unanime, per l’importante risultato raggiunto rispetto alla complessa questione che riguarda la fase “post dichiarazione stato di insolvenza” di Girgenti Acque. Il periodo incriminato si riferisce dal 16 marzo 2021 al 2 agosto dello stesso anno, data in cui si è insediata l’Aica. Le aziende, che si erano indebitate per assicurare un servizio essenziale di interesse pubblico, hanno ricevuto i bonifici nei propri conti correnti. “Abbiamo riscontrato nei volti dei titolari delle imprese grande gioia e commozione – affermano Di Natale e Spoto – obiettivo che, assieme all’avvocato Catuara a cui va il nostro sincero ringraziamento, abbiamo condiviso con il Prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, la quale, anche su questo fronte, ha mostrato tenacia, sensibilità e disponibilità. E per questo la vogliamo ringraziare pubblicamente. Rappresenta un costante e qualificato punto di riferimento istituzionale per il territorio e le sue parole profuse nei confronti della CNA – precisano Di Natale e Spoto – ci danno ulteriori stimoli per proseguire, con maggiore determinazione, sul terreno della rappresentanza. Il traguardo raggiunto è frutto di un ventaglio di attività che abbiamo portato avanti con serietà e determinazione: dalle proteste pacifiche (ci siamo fatti sentire anche sotto Palazzo d’Orleans) alle interlocuzioni istituzionali a vario livello, scandite segnatamente dall’intervento del Prefetto e dall’interrogazione parlamentare dell’On. Filippo Perconti. Prima la risposta del Ministero degli Interni e poi il coinvolgimento del Consiglio dei Ministri, grazie anche al contributo dell’europarlamentare Annalisa Tardino, hanno proiettato la vertenza sotto riflettori nazionali. L’ impegno, costante, fattivo e ad ampio raggio, ha favorito il percorso che ha visto poi protagonista l’avvocato Stefano Catuara, a cui va il riconosciuto il prezioso lavoro svolto. Attraverso un’attività certosina, meticolosa e in punta di diritto, è riuscito a dare un indirizzo favorevole alla vertenza, culminata con la predisposizione del 1° Piano di Ripartizione da parte del Tribunale”. I crediti delle 16 imprese sono stati ammessi tutti in prededuzione: alcuni con privilegio generale mobiliare, quindi subito sodisfatti in toto, altri in misura parziale, con collocazione chirografaria. “Si tratta di un risultato – spiega l’avvocato Catuara – che assume una grande rilevanza giuridica, segna un passaggio significativo destinato a costituire precedente per ulteriori casi simili”. Il Tribunale, su 505 istanze di ammissione presentate tempestivamente al passivo fallimentare, ha accolto 30 domande come credito prededucibile. E di queste soltanto 7 ammesse in privilegio, di cui 4 sono imprese artigiane, aderenti alla CNA, difese appunto dall’avvocato Catuara. La sua tesi è stata premiata anche per altre 12 aziende agrigentine, sempre targate CNA, ammesse in prededuzione ed in chirografo. “Nessun miracolo – commenta il legale – ho fatto solo il mio lavoro, producendo carte, documenti e richiamando, con interpretazione estensiva, le disposizioni previste nella legge fallimentare articolo 111”. “Questa è la dimostrazione plastica – conclude il segretario regionale della CNA, Piero Giglione – di quanto sia importante condividere i valori dell’associazionismo, quanto sia fondamentale avere la tutela di una Confederazione, seria e credibile, come la nostra”.

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