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Regioni ed Enti Locali

Gestione Distretto Socio Sanitario D1, precisazioni del Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè

“In una recente nota stampa, con sprezzante certezza, il Vice-Presidente del Codacons ha accusato il Dirigente del II Settore e Comandante della PM di “abuso” nella gestione delle risorse distrettuali paventando di interessare la Procura della Repubblica in mancanza di controlli da parte dei Sindaci. In particolare, ha evidenziato la mancanza di atti deliberativi e del piano di riparto”.

Lo afferma il Sindaco di Agrigento, Francesco Micicchè che aggiunge:

“Gli atti prodotti smentiscono clamorosamente le accuse: – Con il verbale del 08 luglio 2020, il Comitato dei Sindaci dell’AOD1 (Agrigento, Aragona, Favara e Raffadali) ha incaricato il Dirigente pro tempore di avviare il Piano di Zona (PdZ) 2018/2019 e 2019/2020 “ponendo particolare attenzione” all’Asacom ossia il servizio di assistenza scolastica all’autonomia e alla comunicazione. Con il verbale del 19 febbraio 2021, il Dirigente Comandante, prima di dichiarare la conclusione dei lavori, ha rappresentato che “i servizi del Piano di Zona verranno suddivisi secondo il principio del numero della popolazione e per ciò che riguarda l’Asacom del numero di utenti assistiti”. – Con verbale del 26 febbraio 2020, il Comitato dei Sindaci ha approvato il Piano di Zona redatto dall’Ufficio di Piano. Sicché non è veritiera la lamentata carenza di atti deliberativi e del Piano di Riparto. Ma vieppiù. L’Amministrazione Comunale, con deliberazione di GM n. 113 del 16 luglio 2021, ha fatto proprio il PdZ che, trasmesso alla Regione, è stato approvato con prescrizioni, fatte proprie con deliberazione dal Comitato dei Sindaci nella seduta del 04 novembre scorso. Con tempestività, nel rispetto dei principi di cui alla legge n. 241/90, l’Ufficio ha adottato la D.D. n. 2515 del 5 novembre 2021 assicurando così il servizio senza soluzione di continuità ai 93 utenti cittadini”.

“In via istruttoria – continua il Sindaco -, l’ufficio del Distretto, intanto, aveva contattato per le vie brevi i responsabili dei vari comuni che avevano comunicato i dati degli utenti:

– Aragona n. 13

– Favara n. 53

– Raffadali n. 17

per un totale (compreso Agrigento) di n. 176 utenti.

In aderenza al criterio di riparto di cui al verbale del 19 febbraio 2021, la somma totale di € 202.088,40 è stata divisa per il numero degli utenti (176) ottenendo quella pro capite (€1.148,23). Sicché la quota spettante al Comune di Agrigento (€ 106.785,34) è stata sottostimata di alcune migliaia di euro. Si coglie l’occasione per ribadire che l’ufficio del Distretto ha agito con correttezza, trasparenza e tempestività nell’interesse dei comuni interessati e che nessuna calunnia potrà scalfire stima e fiducia nell’operato dei suoi componenti. Sto trasmettendo – conclude Miccichè – tutto all’Ufficio Legale del Comune per le valutazioni del caso”.

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