Giovane favarese estorce denaro ai suoceri: chiesta condanna

Ieri mattina,  il PM Calogero Montante aveva chiesto una condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione per il ventisettenne favarese A.P., pluripregiudicato, difeso dall’avvocato Daniele Re.

Il giovane era stato denunziato nel 2010 dai genitori della compagna (che vivono a Gela) per averli continuamente minacciati di morte al fine di ottenere denaro.

L’avvocato Marco Padùla, difensore dei suoceri, che si sono costituiti parte civile, si è associato alle richieste del PM, ribadendo che nel corso del dibattimento è risultata provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la penale responsabilità dell’imputato. Ma, nella sua arringa difensiva, l’avvocato Daniele Re, difensore del Pisciotto, ha argutamente rilevato che nelle deposizioni prestate dal suocero sono presenti varie discrepanze e incongruenze, talché non sarebbe emerso un particolare timore da parte della presunta vittima.

Pertanto, udite tutte le parti, il giudice monocratico Giuseppe Miceli ha deciso di approfondire la questione, disponendo un nuovo ed ulteriore interrogatorio per il suocero del giovane favarese, che si terrà nell’udienza del 2 febbraio 2016.