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Regioni ed Enti Locali

Girgenti Acque risponde al presidente dell’Intercopa Zammuto

girgentiAlcune persone sono animate da pregiudizi accecanti che li portano a rifiutare l’evidenza e paradossalmente inducono la collettività a far apparire legale ciò che non è!“.

Con una nota stampa Girgenti Acque replica al presidente dell’Intercopa Zammuto:

Le accuse scomposte di Zammuto sono da considerare ai limiti di una istigazione alla violenza quando parla di “guerra” dichiarata e di “intimidazioni”. Purtroppo certi casi incresciosi di aggressioni sono frutto di affermazioni irresponsabili. Alla luce di queste affermazioni non possiamo non ribadire alcuni concetti“.

In Italia – continua la replica di Girgenti Acque – è vigente un sistema regolatorio del settore idrico (che molti demagogicamente voglio ignorare) in virtù del quale non esiste differenza se la gestione viene effettuata da un soggetto pubblico o un soggetto privato: entrambi devono rispettare le medesime regole. Anche la nuova legge regionale, oltre a prevedere una molteplicità di disposizioni di dubbia legittimità ed applicabilità, si rifà alla regola imprescindibile del full cost recovery, cioè la tariffa deve coprire i costi. Il gestore non ha scopi di lucro in quanto non può avere utili dalla gestione. Eventuali maggiori ricavi rispetto ai costi vanno reinvestiti per migliorare le infrastrutture quindi abbassare la tariffa negli anni successivi. Il gestore ha l’obbligo di gestire il servizio in maniera efficiente, efficace ed economica“.

Poiché, a prescindere dalla natura del gestore, la tariffa deve coprire i costi del servizio, chi ruba l’acqua e/o usufruisce abusivamente della fognatura danneggia principalmente l’intera collettività, perché fa pagare l’acqua che ruba ed i servizi di cui gode agli utenti regolari che pagano la bolletta. Infatti, i comportamenti incivili quale è la morosità e le pratiche illegali come l’abusivismo, arrecano danni alla collettività, in quanto fanno gravare i costi dei furbi sulla tariffa a discapito degli utenti che pagano regolarmente la bolletta. Dalla nostra esperienza emerge che i morosi non sono gli indigenti o le persone in difficoltà economica. Questi, infatti, vengono messi dalla Girgenti Acque nelle condizioni di effettuare i pagamenti con dilazioni anche molto lunghe e con rate di importo molto piccolo“.

La sospensione dell’erogazione avviene soltanto nei casi in cui l’utente si rifiuta immotivatamente di pagare le bollette anche a rate. In ordine alle incapacità ed alle inefficienze, abbiamo sempre fornito dati e ci siamo sempre resi disponibili a fornire ogni informazione sulla nostra gestione. Purtroppo c’è chi intenzionalmente sfugge al confronto preferendo fare proclami ed agitare spettri, piuttosto che affrontare la realtà con le sue leggi ed i regolamenti da rispettare. Noi – scrive Girgenti Acque – alle chiacchiere rispondiamo con i dati, alle opinioni con i fatti, alle fantasticherie con il rispetto della legge. Girgenti Acque ha ereditato la gestione di un territorio caratterizzato da sempre da impianti fatiscenti, reti colabrodo, risorse idriche insufficienti“.

Il primo grande ostacolo che ha dovuto superare è stato l’assenza totale di idonea documentazione circa la localizzazione di reti, impianti e relativo stato di funzionalità, nonché carenza di informazioni sulle utenze, necessarie alla gestione.
Girgenti Acque ha affrontato queste condizioni sfavorevoli impiantando un’organizzazione di risorse umane, finanziarie e tecniche che nel tempo hanno permesso di migliorare esponenzialmente i turni di erogazione rispetto al passato, il numero degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle reti, lo stato degli impianti idrici, fognari e di depurazione.
Tenuto conto dello stato degli impianti ereditati dai precedenti gestori e della scarsa, od in alcuni casi, totale assenza di ‘governo’ del servizio, ribadiamo ancora una volta che la Società è pronta a qualsiasi confronto tecnico nel quale rappresentare l’organizzazione aziendale preposta a garantire tutti i servizi resi agli utenti ed i risultati ottenuti in questi anni di gestione ‘privata’, valutando con dati tangibili i risultati ottenuti“.

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