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Regioni ed Enti Locali

Google: al via la mappatura Street View del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi

tempio di giunoneGoogle conferma il proprio impegno nel valorizzare le eccellenze italiane sul web attraverso la tecnologia e, in collaborazione con il Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, dà il via alle operazioni di mappatura che porteranno la Valle dei Templi su Google Street View.

L’iniziativa si va ad aggiungere ai programmi di formazione attivi in diverse province siciliane per diffondere le competenze digitali tra le imprese (oltre 600 le aziende siciliane coinvolte nelle attività di Eccellenze in digitale) e tra i giovani (più di 7500 i ragazzi della regione iscritti a Crescere in digitale) e alle attività del Google Cultural Institute per valorizzare le bellezze artistiche e culturali della Regione Sicilia (su google.com/madeinitaly), rendendole accessibili a chiunque abbia una connessione a Internet nel mondo.

In questi giorni, infatti, prendono il via presso il sito archeologico della Valle dei Templi, uno dei maggiori complessi archeologici del Mediterraneo, le operazioni di mappatura fotografica di Google Street View, l’evoluzione di Google Maps che consente di esplorare il mondo attraverso fotografie panoramiche scattate a livello stradale.

Trekker (002)Le operazioni interesseranno l’intera area del complesso archeologico. Lo strumento messo in campo da Google per la mappatura è il Trekker, uno speciale zaino dotato di 15 fotocamere che scattano foto ogni 2,5 secondi.

Una volta elaborate e verificate, le immagini fotografiche saranno consultabili online su Google Street View. Sarà cosi possibile per gli utenti di tutto il mondo accedere alle bellezze della Valle dei Templi, dichiarata nel 1997 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”. Allo stesso tempo, le istituzioni e gli enti turistici potranno sfruttare questo servizio per valorizzare il territorio nelle proprie attività promozionali. Le immagini si andranno ad aggiungere alle Special Collects di Street View realizzate in questi anni che per la Sicilia già includono, tra gli altri, l’Etna e le spiagge delle isole Egadi ed Eolie.

Non è tutto. Enti turistici, associazioni non profit e università interessate a valorizzare particolari aree del territorio di interesse artistico o naturalistico possono inoltre chiedere di partecipare al Trekker Loan Program che prevede di poter ottenere il Google Trekker in prestito per contribuire a raccogliere, preservare e portare online immagini di luoghi remoti e unici.

Google da diversi anni investe in Italia, e in Sicilia, in diversi ambiti. Tra gli esempi più noti, le iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra le imprese e tra i giovani, che crediamo possano essere i naturali abilitatori di questa transizione; i progetti finalizzati a portare online le meraviglie del nostro Paese, ad esempio attraverso le special collects di Street View (vedi l’Etna, le Dolomiti, Venezia e tante altre ancora a venire); il Google Cultural Institute.

Street View è un’evoluzione di Google Maps che consente di esplorare il mondo attraverso fotografie panoramiche scattate a livello stradale. Per accedere alle immagini, basta selezionare l’icona Street View (Pegman)e spostarsi virtualmente sulla mappa ruotando la visuale a 360°.

Street View è disponibile dal 2007 e consente oggi di esplorare milioni di luoghi in 75 paesi diversi, dall’Antartide al Grand Canyon. Nel corso degli anni, le tecnologie di Street View si sono evolute per rendere accessibili luoghi sempre più complessi e difficili da esplorare. Montate inizialmente su una vettura, le apparecchiature sono state poi installate anche su altri veicoli, come il Trike (speciale triciclo impiegato per le aree pedonali e i centri storici), il trekker (zaino per la raccolta di immagini in esterni), la snow mobile (per le piste da sci), il trolley (usato in particolare per gli interni di musei e gallerie) e il tripod (fotocamera con lente a grandangolo).

L’attrezzatura impiegata nel Parco Archeologico della Valle dei Templi:

Il Trekker
Il trekker è la più reente delle evoluzioni tecnologiche di Street View. Si tratta di uno speciale zaino impiegato per i luoghi accessibili solo a piedi. Dopo il debutto sul terreno roccioso dell’Arizona per mappare il Grand Canyon, è stato utilizzato per la prima volta al di fuori degli Stati Uniti per realizzare le immagini di Venezia e dei suoi canali.

Principali caratteristiche:
● Pesa 18 kg;
● E’ dotato di 15 fotocamere con una risoluzione di 5 megapixel ciascuna, per un totale di 75 megapixel;
● E’ alto un metro e 20 circa e le fotocamere sono poste a circa 60 cm sopra la testa dell’operatore.

Come avviene la mappatura per Street View?
Innanzitutto, è necessario percorrere le strade per fotografare i luoghi utilizzando l’attrezzatura Street View più adatta. Prestiamo molta attenzione a diversi fattori, tra cui le condizioni meteo e la densità di popolazione delle diverse aree, per determinare quando e dove è possibile raccogliere le migliori immagini possibili.

Dopo avere effettuato le riprese, le immagini vengono elaborate. Per garantire la continuità delle immagini, fotocamere adiacenti sovrappongono leggermente le foto che vengono poi “cucite” insieme in un’unica immagine a 360 gradi. Applichiamo poi speciali algoritmi di elaborazione delle immagini per attenuare le “cuciture” e creare una transizione uniforme.

Privacy
Google mette in atto una serie di precauzioni per proteggere la privacy delle persone quando le immagini sono pubblicate su Google Maps:

● Sfocatura: abbiamo sviluppato un’innovativa tecnologia per la sfocatura di volti e targhe, che applichiamo a tutte le immagini di Google Street View. Se una delle nostre immagini contiene una targa o un volto identificabile, la nostra tecnologia applicherà la sfocatura automaticamente.
● Le immagini di Street View non vengono visualizzate in tempo reale: le nostre immagini mostrano solo quello che i nostri veicoli sono stati in grado di fotografare il giorno in cui sono passati in un determinato luogo. Successivamente, è necessario del tempo – a volte mesi – per elaborarle. Ciò vuol dire che i contenuti visibili potrebbero essere stati ripresi da alcuni mesi ad alcuni anni prima.

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