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Cultura Spalla

I fratelli Marco e Fausto Savatteri: orgoglio agrigentino anche in Francia

Il Teatro quale strumento di conoscenza e di maturazione personale che ad Agrigento, nel nome di Pirandello, diventata anche un ponte per unire realtà totalmente differenti e esperienze di vita di giovani provenienti da ogni Paese.

Partiamo da questa considerazione per raccontare l’esperienza maturata recentemente in Francia dai fratelli Marco e Fausto Savatteri.

Il primo è il fondatore di Casa del Musical, l’associazione culturale che si occupa di produzioni teatrali e di formazione artistica con l’obiettivo di produrre arte e spettacoli da un lato e formare i talenti nello studio delle arti performative.
Il secondo, invece, è il fondatore dei Four On Six, la band di jazz manouche che vanta numerosi concerti e collaborazioni sia in Italia che all’estero.

I due agrigentini attraverso il concorso “Uno Nessuno e Centomila” indetto dal MIUR, in collaborazione con il Comune di Agrigento, il Distretto Turistico Valle dei Templi, La Strada degli Scrittori e il Ministero degli Affari Esteri, si sono ritrovati a condividere il palco in Francia, al Castello Saint-Germain-en-Laye (fondato dalla NATO), celebrando, così, i 50 anni della sezione Italiana del prestigioso Istituto europeo.

Ma facciamo un passo indietro. In occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso (maggio 2018), rivolto agli studenti delle scuole nazionali ed italiane situate all’estero, Marco Savatteri ha conosciuto i responsabili del Liceo Internazionale di Saint Germani, premiato ad Agrigento per la drammaturgia e la recitazione del “Dono della Vergine Maria” di Luigi Pirandello.

L’istituto, successivamente, ha invitato Marco in Francia a realizzare un laboratorio teatrale: “E’ nata, così, una collaborazione – racconta Savatteri – e lo scorso 15 novembre abbiamo portato in scena in Francia un estratto del musical “Camicette Bianche” e una performance sul tema “La vita è bella”. È stato emozionante perché ad assistere allo spettacolo c’era anche una scrittrice francese deportata ad Auschwitz. Un’esperienza straordinaria –conclude – con un pubblico internazionale impreziosito dalla presenza della Console italiana in Francia, Emilia Gatto e del Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, Fabio Gambero”.

Il Concorso “Uno, Nessuno e Centomila”, quindi, va oltre la competizione e diventato anche un ponte per unire culture, usi, costumi e lingue diverse. A Parigi solo una delle opportunità straordinarie sbocciate sul palco della massima istituzione teatrale agrigentina.

Luigi Mula

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