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I “Frequenze Retrò”, Swing e Pop cantautorale: il 27 maggio al Transea Fest di Palermo

LOGO-frequenze-retroNascono nel 2007 come cover band per riportare alla luce brani italiani, francesi ed americani scritti dagli inizi del ‘900 fino agli anni ’50.

Sono i Frequenze Retrò che, affondando le proprie radici nel Jazz Manouche, sono riusciti a creare un nuovo genere musicale attingendo a variegate contaminazioni sonore.

Il quartetto acustico a corde è composto dalla voce di Valeria Graziani, interprete ed autrice, Maurizio Crivello alla chitarra grande bouche, Salvo Agate alla chitarra petite bouche e Luca De Lorenzo al contrabbasso. Oggi del Manouche, nel sound del quartetto, restano il contrabbasso e i timbri delle chitarre acustiche francesi.

Il primo cambiamento stilistico significativo dei Frequenze Retrò è stato l’introduzione della voce in un genere prettamente strumentale. Il risultato di questa evoluzione è il genere “cantautorale” con influenze swing e pop. Queste sonorità trovano la loro piena espressione nel primo album dei Frequenze Retrò dal titolo “Nel Cilindro di un Mago”, la cui pubblicazione è prevista per l’autunno del 2016. Il disco conterrà 10 tracce di cui Valeria è autrice e compositrice fatta eccezione di due canzoni scritte dal chitarrista Salvo Agate, in collaborazione con l’autrice francese Soraya Lamrous. Il disco è stato registrato ed editato da Fabio Rizzo presso gli studi 800A Records e masterizzato da Giovanni Versari presso La Maestà Studio a Roma.

I progetti più imminenti dei Frequenze Retrò riguardano innanzitutto la pubblicazione del loro primo singolo inedito “L’uomo dei sogni”. All’interno del singolo sarà inserito anche il valzer strumentale “Ballarò” scritto da Salvo Agate. Inoltre il gruppo parteciperà al Transea Fest che inizierà il prossimo 21 maggio presso la Fiera Campionaria del Mediterraneo di Palermo. In occasione del Transea Fest, l’attesa fiera del vinile, i Frequenze Retrò promuoveranno il singolo che sarà stampato in 500 copie in formato cd. Esclusiva dell’evento la possibilità di ordinare il vinile del singolo.

Il loro concerto è previsto per il 27 Maggio alle 21.30 al Transea Fest di Palermo.

Origini, mutazione e progetti futuri dei Frequenze Retrò

frequenze retrò villa-trabiaDa un incontro fortuito tra la cantante Valeria Graziani e i chitarristi Maurizio Crivello e Salvo Agate nascono i Frequenze Retrò. Al primo incontro, nell’estate del 2007, i tre si accorgono che può nascere qualcosa di bello unendo la tecnica e la passione strumentale di Maurizio e Salvo con la voce fuori dal comune di Valeria. Un anno dopo si unisce anche il contrabbassista Luca De Lorenzo, che aveva già conosciuto Maurizio al Conservatorio di Trapani. Il gruppo è al completo e l’identità dei Frequenze Retrò si è costituita. Il nome stesso connota lo spirito della band: l’amore per le canzoni del passato. Come racconta Luca: “La prima ispirazione del gruppo è il Jazz Manouche, nella figura di Django Reinhardt. È il punto di partenza, da qui siamo andati avanti partendo da piccoli ma radicali cambiamenti come, ad esempio, l’uso della voce come strumento melodico”. Oggi del Manouche, nel sound del quartetto, restano il contrabbasso e i timbri delle chitarre acustiche francesi. I primi anni dei Frequenze Retrò sono caratterizzati dalle cover che riportano alla luce brani italiani, francesi ed americani scritti dagli inizi del ‘900 fino agli anni ’50. Il primo cambiamento stilistico significativo è stato proprio l’introduzione della voce in un genere prettamente strumentale. Il risultato di questa evoluzione è il genere “cantautorale” con influenze swing e pop.

frequenze retròOgni percorso intrapreso fino ad ora dai Frequenze Retrò, che sia l’attenzione alle cover, lo studio attento delle melodie o il loro amore incondizionato per qualsiasi tipo di musica purché di qualità, li porta oggi alla creazione di canzoni in cui testi e musiche sono connotati da influenze personali. “Il mio futuro musicale è il mio presente. – dichiara Valeria Graziani – Quello che vivo e quello che ascolto sarà lo stimolo compositivo di domani”.
Mentre in passato i Frequenze Retrò si sono ispirati soprattutto ai grandi autori del ‘900 da Gershwin a Paolo Conte e principalmente al Jazz europeo, oggi ricercano un loro cammino personale, facendo tesoro di tutto ciò che è musicalmente valido. La forza che contraddistingue questo quartetto sta nella volontà di mantenere viva sia individualità personale, mescolando quattro musicalità differenti, sia lo stimolo di creare sempre qualcosa di genuino e unico. “Per fare questo ci vuole molto coraggio e fiducia in sé stessi. -precisa il chitarrista Maurizio Crivello – Noi siamo pronti per comunicare al pubblico il nostro messaggio”.

In attesa del loro primo album inedito dal titolo “Nel cilindro di un mago”, la cui uscita è prevista per l’autunno 2016, i Frequenze Retrò presentano il nuovo logo della band: una mongolfiera dai molteplici significati. “Sospinta da un grande respiro, la mongolfiera riesce ad arrivare ovunque. – sottolinea Valeria- Come la musica, che è essa stessa respiro, fiato, aria. Ma non solo: la mongolfiera ha sembianze di una lampadina a indicare l’illuminazione, il guizzo creativo. Guizzo che non manca nei brani del prossimo album in uscita”. Il nuovo singolo dei Frequenze Retrò è “L’uomo dei sogni”, scritto e composto da Valeria Graziani. Sarà presentato il 27 maggio in occasione del Transea Fest che si terrà presso la Fiera Campionaria del Mediterraneo, a Palermo. “<L’uomo dei sogni> è nata diversi anni fa al pianoforte, un pomeriggio a casa della mia adorata nonna,” sorride la Graziani al ricordo della stesura del pezzo “quando scrivo, nasce quasi sempre tutto contemporaneamente. La musica però precede, anche solo di un passo, le parole”.
Scritto e composto da Salvo Agate è invece “Ballarò” il brano strumentale contenuto nel singolo. “Ballarò è frutto di un’idea puramente istintiva sbocciata durante un nostro concerto tenuto proprio a Ballarò, all’interno di un locale. – confida Salvo – Avevo da poco visto il film di Woody Allen “Midnight in Paris”. Le influenze della Belle Epoque evocate proprio dalla visione di quel film, il mio essere sognatore e il fatto di trovarmi in un mercato ricco di contrapposizioni e complessità, fece sì che durante la pausa del concerto mi venne di canticchiare una melodia in vals. Presi la chitarra e ci costruii un giro di accordi sopra. Dopo la pausa dissi a Luca e Maurizio di provare a fare un giro di accordi. Improvvisai di getto la melodia che avevo pensato. Ne venne fuori proprio Ballarò. Fu ufficialmente il primo inedito, se pur solo strumentale, eseguito dal vivo!”

I Frequenze Retrò hanno una forte sintonia musicale e pur nelle diversità sanno che ogni ingrediente diverso li aiuta nella realizzazione di una bella canzone. “La musica è il frutto del nostro lavoro e la forma più viva e tangibile delle nostre idee,” sostiene il contrabbassista Luca, che continua: “Se ho imparato qualcosa in questi anni è che esistono artisti che fanno musica seguendo un’esigenza creativa, e artisti che lo fanno perché devono farlo. Noi lavoriamo sodo per fare parte della prima categoria”.

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