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“I luoghi colpiti dal Sisma del 1968 nel Territorio Belicino”: architetti agrigentini a confronto

locandina-convegno-santa-margherita-beliceI luoghi colpiti dal Sisma del 1968 nel Territorio Belicino della Provincia di Agrigento Analisi e Proposte degli Architetti”. E’ questo il tema del convegno che stamani ha visto protagonisti gli architetti agrigentini al teatro Sant’Alessandro di Santa Margherita Belice.

E’ stato quest’ultimo il luogo in cui si è discusso di ricostruzione, riqualificazione e rigenerazione e non soltanto per i comuni colpiti dal sisma 50 anni or sono, ma anche per i centri storici delle nostre città. E lo slogan del Convegno parla chiaro: rigenerare senza dimenticare, consolidare le radici culturali delle comunità, superare le criticità della ricostruzione, riqualificare le periferie urbane. Cosa è stato fatto in cinquant’anni e cosa si sarebbe potuto fare per la Valle del Belice?

Un incontro organizzato dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento e dalla Fondazione Architetti nel Mediterraneo ed inserito nel programma del 50esimo anniversario del terremoto del Belice, incentrato su cinque principi fondamentali: Rigenerare senza dimenticare; Consolidare le radici culturali delle comunità; Superare le criticità della ricostruzione; Rilanciare il ruolo dei centri storici; Riqualificare le periferie urbane.

alfonso-ciminoAbbiamo voluto organizzare questo evento a Santa Margherita Belice – afferma il presidente dell’Ordine degli Architetti, Alfonso Cimino (in foto)– , per essere vicini alle zone dirute. Il nostro compito non finisce qui. Stiamo lavorando al documento sulla rigenerazione urbana delle zone dirute e della riqualificazione dei centri storici che presenteremo al Consiglio nazionale degli Architetti durante il Congresso nazionale in programma a Roma. Noi Architetti ci siamo e continueremo ad esserci e faremo quanto è nelle nostre possibilità per dare nuova vita ai centri storici, affinché la loro storia rimanga immutata nella memoria delle nuove generazioni”.

Applaudito dal pubblico che gli ha riconosciuto il “grande” lavoro svolto dapprima come presidente dell’Ordine degli Architetti di Agrigento e, adesso, in qualità di vicepresidente del Consiglio nazionale degli Architetti, Rino La Mendola ha dichiarato: “A cinquant’anni dall’evento sismico del 68, analizziamo le conseguenze sul territorio delle politiche di ricostruzione adottate all’epoca. Noi, oggi, parliamo di nuovi processi urbani cercando di non reiterare gli errori del passato ma, bensì, attivare un processo di confronto di partecipazione con i cittadini per la riqualificazione dei centri colpiti dal sisma”.

In occasione del Convegno, una folta delegazione del Consiglio nazionale degli Architetti è arrivata nel comune belicino da Roma, insieme con il presidente Giuseppe Cappochin: “Molto è stato fatto grazie all’attivismo della popolazione anche se sono stati fatti tantissimi errori fin dall’inizio, con uno Stato inizialmente assente. Quando si parla di città, di ricostruzione, la prima cosa è il confronto con i cittadini, la partecipazione”.

Il convegno è stata altresì occasione per la presentazione il nuovo staff che compone il Dipartimento di Protezione Civile che, oggi, conta 50 nuove unità, tutti architetti volontari, con il compito di svolgere attività di monitoraggio e di prevenzione nei centri storici della provincia di Agrigento e addestrati per intervenire nei casi di emergenza. A coordinare lo staff, l’architetto Roberto Campagna, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Agrigento e coordinatore del Dipartimento di Protezione Civile.

Il convegno è stato patrocinato dai Sindaci del Belice della provincia di Agrigento – Menfi, Montevago, Sambuca di Sicilia e Santa Margherita di Belice – e dal Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, con la collaborazione della Consulta degli Ordini degli Architetti della Sicilia, Ance Agrigento, Sicindustria, Università degli Studi di Palermo e gli Ordini degli Architetti delle province di Trapani e Palermo.