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Regioni ed Enti Locali

Il “Caos Rifiuti” costerà agli agrigentini circa 1 milione di euro. Firetto: “faremo di tutto per ridurre il costo”

firetto fontana 1Conferenza stampa stamani del sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, e dell’assessore comunale all’ambiente Domenico Fontana per affrontare lo “spinoso” tema dei maggiori costi aggiuntivi legati all’emergenza rifiuti.

Una emergenza scaturita a seguito da una serie di disposizioni che lo stesso assessore all’ambiente ha definito “scellerate” da parte del governo regionale e dal Dipartimento Regionale ai rifiuti che hanno prodotto dei maggiori costi per i comuni siciliani, ed in particolare per il Comune di Agrigento.

Una situazione che purtroppo andrà a gravare quasi inevitabilmente sulle tasche degli agrigentini per un servizio che passa direttamente in tariffa. I maggiori costi negli ultimi tre mesi, dopo l’ordinanza del 7 giugno, si traducono in 193 mila euro in più per il solo trasporto e 230 mila euro in più per gli oneri di discarica.

Questi numeri proiettati fino alla fine dell’anno, cosa che l’assessore comunale ed il sindaco di Agrigento stanno tentando di scongiurare, produrranno dunque uno scostamento, rispetto alla TARI approvata dal Consiglio Comunale nel mese di aprile, di circa 1 milione di euro

Stiamo parlando di una cifra molto rilevante – afferma l’assessore Fontana – che probabilmente per buona parte si scaricherà sulle tasche delle famiglie agrigentine. In linea con quanto già affermato in questi mesi, abbiamo dato mandato agli Uffici di tutelare l’interesse del Comune di Agrigento e quindi dei cittadini. Si  sta già predisponendo il ricorso al TAR avverso l’insieme di ordinanze e disposizioni regionali che hanno comportato questo stato di cose”. Tutto questo – sottolinea Fontana – viene complicato dal fatto che ogni due, tre giorni esce una nuova disposizione o ordinanza. Proprio l’altro giorno ne è uscita una nuova che limitava i conferimenti dal punto di vista quantitativo; teoricamente Agrigento dovrebbe, sol perchè qualcuno lo scrive, ridurre la quantità di rifiuti da 100 a 82 tonnellate“.

Una situazione oramai fuori controllo che riguarda anche tutti gli altri comuni siciliani e che sta mettendo in crisi gli Enti. La Regione Siciliana con le numerose ordinanze mostra infatti una visione non del tutto chiara del problema, scaricando così sui Comuni l’onere di attuare uno schema che poi risulta fallimentare.

E’  evidente – afferma l’assessore all’ambiente – che non si può continuare in questo modo. Noi continuiamo illegittimamente a conferire a Lentini. Illegittimamente, perchè l’art. 182 del Decreto Legislativo 152 (Legge quadro sull’ambiente ndr) stabilisce il principio della prossimità territoriale. Questo vuol dire che i rifiuti devono essere trattati quanto più vicino possibile e dunque gli impianti devono essere quanto più prossimi al luogo ove si produce il rifiuto. Non si comprende perchè quando hanno riaperto la discarica di Siculiana i Comuni di Porto Empedocle e Agrigento hanno continuato a conferire a Lentini, mentre altri Comuni che distano 50-60 km conferiscono a Siculiana“.

Il Comune però sembra non rimanere con le mani in mano e ha già dato mandato all’Ufficio Ambiente di verificare la possibilità di utilizzare delle “stazioni di trasferenza” per rifiuti regolarmente autorizzate. Una scelta che servirà, almeno nell’immediato e nelle more di tornare a conferire a Siculiana, a ridurre il costo del servizio.

Un costo che attualmente potrà solo essere diminuito attraverso la limitazione del servizio. “Il Comune – afferma il sindaco Lillo Firettofarà di tutto per ridurre questo milione di euro di maggiori costi. Attueremo varie misure che vanno in un’ottica di riduzione anche in altri settori dell’amministrazione. Nei prossimo giorni affronteremo con l’assessore al ramo questi aspetti. Il solo trasporto dei rifiuti a Lentini costa 6500 euro in più per via di un’ordinanza regionale. Scelte, o ‘non scelte’, che riguarda una vicenda che sui rifiuti ha visto un governo molto leggero. Ora i nodi vengono al pettine“.

Ad Agrigento – continua Firetto – è finita l’era che ‘cappiddrazzo’ paga tutto. Bisogna fare un semplice benching marketing in cui il Comune non avallerà nuove gare in cui ci sia una situazione di asimmetria spaventosa. Licata, ad esempio ha più 40 mila abitanti e una estensione territoriale maggiore alla nostra con un fronte mare come noi, eppure ha soli 53 dipendenti a fronte di 175 che ne ha Agrigento“. Il primo cittadino si chiede: “è più sostenibile una situazione di questo tipo?. Non è sostenibile. Una gara va fatta sapendo che dobbiamo muoverci in standard di costo“.

(Guarda il video)

Roberto Campagna

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