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“Il caso Moro, quarant’anni dopo”: successo dell’iniziativa organizzata dal Libero Consorzio di Agrigento

aldo-moro-agrigentoQuali furono gli intrighi internazionali che determinarono il caso Moro? Quali gli scenari politici? Ci fu il coinvolgimento di poteri forti dello Stato?

Di questo si è parlato nell’Aula Aldo Moro del Giardino nel corso di un incontro del Commissario straordinario del Libero Consorzio di Agrigento, Alberto Di Pisa, con gli studenti del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “R. Politi” di Agrigento.

“Il caso Moro, quarant’anni dopo” è stato, infatti, il titolo dell’iniziativa che ha coinvolto, dicevamo, studenti e docenti del Liceo agrigentino. Un incontro partecipato, interessante e appassionante nel quale il Dott. Di Pisa, carte alla mano, ha raccontato il “suo”Moro, rispondendo, poi, alla numerose domande degli studenti. La manifestazione è stata preceduta dalla proiezione di un docufilm di repertorio che ripercorre le fasi cruciali della vicenda: dal rapimento in via Fani, al ritrovamento, il 9 maggio del 1978, del corpo disteso nel bagagliaio di una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani , a metà strada fra la sede della DC in piazza del Gesù e quella del PCI in via Botteghe Oscure. Nel corso dell’ incontro il Commissario Straordinario ha analizzato alcuni punti oscuri del caso Moro che ancora permangono o che non sono stati sufficientemente approfonditi, svelando, anche, alcuni retroscena della vicenda.

Recentemente, inoltre, il dott. Di Pisa ha condotto delle ricerche storiche ed ha scritto, inoltre, un saggio dal titolo “Via Fani, 16 marzo del 1978. I segreti inesplorati sul caso Moro”. La manifestazione si è conclusa con una simbolica cerimonia: la deposizione di un mazzo di fiori ai piedi della lapide affissa davanti l’aula “Moro” del Giardino Botanico con su impressa una frase dello statista: “Questo Paese non si salverà, la stagione dei diritti e della libertà si rivelerà effimera , se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere”.
Alberto Di Pisa, ricordiamo, è un Magistrato in quiescenza, già Procuratore Generale aggiunto presso la Corte d’Appello di Palermo e Procuratore della Repubblica a Termini Imerese e Marsala. Ha fatto parte del Pool antimafia ideato da Rocco Chinnici ed è stato tra i giudici che hanno istruito il maxiprocesso di Palermo.
L’incontro si è inserito nel contesto del progetto di Alternanza Scuola – Lavoro denominato “Fuoriclasse”, che alcuni studenti del Liceo “Politi” di Agrigento svolgono nel’ Settore Urp e Stampa del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.