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Il Castrum Favara vince il derby e resta in Serie D: Licata retrocesso in Eccellenza

Un derby che valeva un’intera stagione si è trasformato in festa per il Castrum Favara e in incubo per il Licata. Al termine di una sfida carica di tensione, emozioni e colpi di scena, i padroni di casa si sono imposti con un secco 2-0, centrando la salvezza in Serie D e condannando i gialloblù alla retrocessione in Eccellenza.

Allo stadio comunale “Giovanni Bruccoleri” di Favara, l’atmosfera era incandescente sin dai minuti precedenti al calcio d’inizio, quando si sono verificati alcuni momenti di tensione tra le opposte tifoserie. Disordini che, pur se contenuti, hanno fatto presagire una partita ad alta tensione.

Il match, attesissimo da entrambe le piazze, ha mantenuto le promesse. Il primo tempo è stato combattuto ed equilibrato, con la più grande occasione sui piedi del favarese La Piana che, al 13′, ha fatto tremare la traversa con un destro da fuori area. Il Licata ha cercato di rendersi pericoloso, ma senza mai impensierire seriamente il portiere avversario.

Nella ripresa, il Castrum Favara ha cambiato marcia: al 65′ è Gabriele Bontà a sbloccare il risultato con un colpo di testa preciso. Passano solo sei minuti e arriva il raddoppio: Sandro Baglione, con una splendida mezza rovesciata, manda in delirio lo stadio e affossa le speranze del Licata.

La gara è stata sospesa al 75′, sul punteggio di 2-0, a causa di disordini provocati da un gruppo di ultras licatesi. Dopo alcuni minuti di tensione, la situazione è stata riportata sotto controllo e l’arbitro ha potuto far riprendere il gioco fino al triplice fischio.

Alla fine, esplode la gioia dei tifosi favaresi, che festeggiano una salvezza sudata ma meritata. L’amarezza è tutta per il Licata, che, dopo anni di militanza in Serie D, saluta la categoria in uno dei modi più dolorosi: con una sconfitta nel derby più sentito.

Il Castrum Favara può ora guardare al futuro con maggiore serenità, mentre per il Licata è già tempo di riflessioni e ripartenza.