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Regioni ed Enti Locali

Il Consiglio di Stato azzera tutte le concessioni, il Sib di Agrigento chiama a raccolta i balneari

Anche nel territorio agrigentino il settore balneare è sul piede di guerra. Il futuro delle concessioni è appeso ad un filo. Questo dopo la sentenza, senza appello, del consiglio di Stato: dal primo gennaio 2024 tutte le concessioni balneari dovranno essere assegnate con gara, senza eccezioni. Il Parlamento non potrà concedere ulteriori proroghe. Un brutto colpo per i titolari di stabilimenti balneari che non hanno intenzione di stare a guardare. Gero Niesi, vice presidente vicario delegato Sib provinciale di Confcommercio Agrigento, interviene chiamando a raccolta tutti gli operatori del settore: “Occorre fare fronte comune-dice-. A breve si terrà un confronto con il presidente Regionale, Ignazio Ragusa, e sarà convocata una riunione per discutere sulle eventuali azioni da intraprendere per far sì che chi ha investito nel settore balneare non si ritrovi di colpo senza nulla”. Per il Sib , sindacato italiano dei balneari, “il settore deve essere difeso , non è possibile continuare a lavorare serenamente- dice Niesi- con questa enorme incertezza che pesa sul futuro”. I concessionari attuali potranno partecipare alle gare che dovranno essere bandite. Ma, per consentire alla Pubblica amministrazione di avviare le procedure e di evitare un impatto economico e sociale sugli attuali gestori dei lidi, “le attuali concessioni potranno continuare fino al 31 dicembre 2023”. Poi, scatteranno le gare e “tutte le concessioni demaniali dovranno considerarsi prive di effetto, indipendentemente da se via sia – o meno – un soggetto subentrante nella concessione”.

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