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Il dramma dei migranti: successo in TV per “Fuocoammare”, il film che racconta di Lampedusa

fuocoammare 1Un film che ha suscitato tante recensioni positive coronato dall’Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino e non ultima la candidatura all’Oscar come miglior film straniero.

Fuocoammare“, il docu-film di Gianfranco Rosi, è stato trasmesso ieri sera dalla Rai, in occasione della “Giornata della Memoria” delle vittime del tragico naufragio che il 3 ottobre 2013 portò alla morte di 366 migranti nel Canale di Sicilia.

Un film girato interamente sull’isola di Lampedusa che racconta due realtà: quella degli abitanti dell’isola, di chi ci è nato e vive; e la triste realtà dei migranti che arrivano sui barconi attraversando il mare.

“Fuocoammare” ha sicuramente avuto il merito di portare agli occhi del grande e piccolo schermo la vita di tutti i giorni di un luogo forse fin troppo spesso dimenticato. 

La vita di Samuele, il piccolo 12enne isolano la cui vita di divide tra scuola, pesca e famiglia. Niente giochi o svaghi. E poi l’immancabile medico, Pietro Bartolo, colui che ha affrontato le emergenze sanitarie che in gran parte riguardavano proprio i migranti appena sbarcati.

Un film che attraverso la forma del documentario è riuscito a svelare l’impatto che la migrazione ha sulle vite di chi la tenta e di chi la osserva e con essa interagisce.

 

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