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Il genocidio dei cristiani in un presepe a Grotte

Singolare iniziativa a Grotte dove è stato allestito un presepe tematico sui cristiani perseguitati nel mondo.

La piccola opera carica di significati dal titolo “Come agnelli in mezzo ai lupi” è stata realizzata dal noto poeta e operatore culturale Gero Miceli ed è promossa dall’Associazione “La Stella di Betlem” col patrocinio dei“Poveri Cavalieri di Cristo”, sodalizio riconosciuto canonicamente e presente anche nella nostra Diocesi. Nel diorama che vuole porre l’attenzione sulle persecuzioni subite dai cristiani in tanti paesi del mondo non sono appositamente collocati i pastori, i magi, ecc.. ma in un essenziale scenografia oltre alla Natività, l’autore ha inserito soltanto alcuni elementi simbolici: – Luce color rosso, ricorda il sangue versato dai martiri cristiani nel mondo e le persecuzioni che vivono quotidianamente.

La chiesetta distrutta, ricorda le varie chiese cristiane colpite da attentati. Nella facciata della chiesetta è inserita l’immagine della statua del Cristo Risorto bagnata dal sangue dei martiri dello Sri Lanka uccisi in Chiesa il giorno di Pasqua 2019. Sul pavimento solo macerie, e – Un piccolo gregge che giace a terra (a indicare i cristiani uccisi in odio alla fede) su un drappo rosso (il sangue) ; – Le palme sulle pecore che giacciono al suolo, sono simbolo del loro martirio; – Il filo spinato ricorda la guerra, il dolore,la sofferenza e il sacrificio, esperienze vissute ancora oggi nel mondo; – Le case con la lettera araba Nun ( N ) per ricordare il simbolo della persecuzione contro i cristiani in Iraq. Questa lettera è stata impressa sui muri delle case dei «nazareni» come atto di discriminazione e intimidazione; – Il Vangelo (aperto su Mt 10, 16-18) racchiude la Natività ai cui piedi giacciono bandiere e simboli di alcuni “lupi” ( ISIS, Boko Haram, Al Shabaab) simboli rappresentati come già vinti e per tale motivo visibilmente distrutti e accompagnati dalla citazione evangelica < Le tenebre non prevaranno > ; – La colomba bianca che svetta dal Vangelo, simbolo di Pace e dello Spirito Santo, Consolatore per quelli che hanno perso le loro case, i loro figli, i loro cari e la loro stessa vita poiché hanno preferito morire piuttosto che rinnegare la Fede in Cristo;

“Questo piccolo presepe tematico ci vuole esortare a riflettere sulla condizione dei cristiani perseguitati – dichiara Gero Miceli – a non restare indifferenti, sollecitandoci ad avere un pensiero e una preghiera per questi nostri fratelli, durante il Santo Natale e ogni giorno dell’anno, nella speranza che dopo la caduta del sedicente e autoproclamato Stato Islamico vi sia, almeno in quei territori, una pace duratura e venga scongiurata la minaccia concreta, più volte denunciata da Papa Francesco, unico in Occidente a condannare apertamente tali persecuzioni, di un Medio Oriente senza cristiani, proprio in un’area dove la nostra fede ha le sue più profonde radici”.

Il presepe tematico “Come agnelli in mezzo ai lupi” è in esposizione a Grotte (AG) nei locali di Corso Garibaldi 109, sino al 6 gennaio 2020 tutti i giorni dalle ore 17.00 alle 22.30. I visitatori ricevono gratuitamente una copia della Rivista ” L’Eco dell’Amore ” gentilmente omaggiate al presepista in occasione della mostra, dalla Fondazione Pontificia “Aiuto alla Chiesa che soffre”.

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