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Sport

Il marketing secondo il responsabile commerciale dell’Akragas Armando Pellitteri

Continua senza sosta il lavoro dell’ufficio marketing dell’Akragas, diretto da Armando Pellitteri, alla ricerca di sponsor per supportare economicamente il progetto di rilancio calcistico del presidente Giovanni Castronovo.

Tante aziende hanno già deciso di sostenere l’Akragas e tanti imprenditori sono pronti a dare il proprio contributo economico. Il responsabile marketing dell’Akragas, Armando Pellitteri, si dice soddisfatto del primo mese di lavoro e traccia gli obiettivi della stagione che sta per entrare nel vivo: “Ancora oggi, in troppi, pensano che il direttore marketing, o nei casi migliori l’ufficio marketing, abbia come unico obiettivo trovare gli sponsor. La ricerca degli sponsor, benché importante, è solamente la punta dell’iceberg di un processo molto più importante. Le sponsorizzazioni sono solo uno degli ingranaggi che muove lo sport marketing. La missione dell’ufficio marketing è coltivare la storia del team, è appassionare i tifosi e avvicinare la propria città ad uno sport e al marchio della squadra. Il suo lavoro è relazione, è beneficenza, è fatto di eventi mondani, è una scuola di disciplina e passione per i ragazzi più giovani, è aggregazione per le famiglie, è… e potrei andare avanti per ore. Ed è per questo che l’ufficio marketing deve essere una squadra, non un singolo giocatore e nemmeno due. Oggi l’obiettivo dell’ufficio marketing sportivo nei confronti dello sponsor è dargli valore. Questo implica un lavoro molto superiore al semplice mettere il suo logo qua e là. Significa utilizzare una parte del budget che ha investito sulla squadra per offrirgli un ritorno economico effettivo, molto più concreto del semplice “ritorno in visibilità” di cui ancora qualche mio collega ha il coraggio di parlare. I nostri sponsor sono i nostri clienti ed è nostro dovere fare in modo che abbiano un vero ritorno, così che possano investire ancora di più nella nostra società sportiva. Questo genera nel tempo più introiti, che significa più personale in ufficio e più budget per ottenere sponsor più facoltosi e così via. Per mia esperienza, l’obiettivo di una campagna sponsor di successo è raccogliere l’equivalente di almeno 5 volte il budget totale dedicato all’ufficio marketing. Questo deve permettere di offrire compensi più che dignitosi ai collaboratori. Il loro lavoro è fondamentale per la sopravvivenza di una squadra, a prescindere dallo sport ed è giusto che ogni ruolo venga remunerato adeguatamente. Solo così si può vincere la sfida fuori dal campo e segnare il gol economico”.

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