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Unione Europea

Immigrazione, l’UE accelera sui rimpatri irregolari

migrantiUna “mobilitazione di tutti gli strumenti” possibili per stabilire nuove regole al fine di consentire un sistema per attuare i “rimpatri dei migranti economici illegali”.

È così che l’Unione Europea sembra muoversi sul fronte dell’immigrazione e accelera sui rimpatri irregolari.
La proposta della Commissione nasce dopo le recenti “spaccature” degli Stati membri sulla politica dell’immigrazione dopo la proposta di ripartire obbligatoriamente circa 40 mila richiedenti asilo da Italia e Grecia.

Lo scopo è quello di velocizzare le procedure per i rimpatri irregolari verso i Paesi d’origine. L’intenzione dell’Europa sarebbe quella di “velocizzazione dei negoziati con i Paesi Terzi (non solo quelli in prima linea); lo sviluppo di regole nel quadro della convenzione di cooperazione di Cotonou; il monitoraggio dell’attuazione degli Stati della direttiva sui rientri“. Si pensa anche “all’assistenza per l’attuazione degli accordi di riammissione, al rafforzamento dei programmi dei rientri volontari, alla cooperazione per creare posti di lavoro nei Paesi di origine“.

La situazione infatti nelle ultime ore sta vendendo un atteggiamento ostile da parte di Francia e Germania che hanno deciso di blindare le proprie frontiere per evitare l’accesso di migranti sui loro territori. Per le due nazioni alla base vi dovrebbe essere più “responsabilità” da parte di Grecia e Italia soprattutto su fotosegnalamenti e raccolta delle impronte digitali.
Berlino e Parigi, seppure con alcuni distinguo e richieste di aggiustamenti, “sono disponibili ad un meccanismo di urgenza e temporaneo per il ricollocamento, ma in cambio chiedono che i Paesi in prima linea, applichino Dublino e Eurodac (sistema per l’identificazione) per stabilire lo Stato di primo ingresso“.

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