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Impianto Italkali a Realmonte, Raso (Cgil): “si trovi un sito alternativo”

massimo_rasoIl segretario generale provinciale della Cgil, Massimo Raso (in foto), ha inviato una lettera al commissario dell’Irsap, ai sindaci di Realmonte e Porto Empedocle e all’Italkali, dopo la decisione del Tar Sicilia:

La recente sentenza del TAR, – scrive Raso – che ha riconosciuto al Comune di Realmonte la legittimità di occuparsi dello sviluppo del proprio territorio, non deve costituire il tramonto della ipotesi si sviluppo legata allo sfruttamento dei sali potassici.
Nessuno, in una terra che affonda nella disperante situazione occupazionale come la nostra può dire, a cuor leggero, addio ad ipotesi di lavoro.
Noi abbiamo accolto, insieme ai Realmontini, con favore questa sentenza perché il tema vero è sempre stato (e rimane) come far convivere lo sviluppo produttivo e manifatturiero con quello turistico che è la vera carta possibile per uno sviluppo ecosostenibile e che guarda al futuro”.

Anche per questa ragione – continua Raso – appare deleteria il solo immaginare di allocare nelle strutture ricettive di Realmonte una parte dei migranti giunti sulle nostre coste.
Il riempimento del Porto a Porto Empedocle e lo sviluppo conseguente è, da troppo tempo, scenario di “guerre” tra interessi di Italkali e di ENEL; nel tempo si sono consumate troppe “carte bollate” tra Italkali, Capitaneria, ASI, Comune… il risultato, ad oggi, è che esiste un’area industriale enorme che rischia di rimanere uno spazio vuoto.
Dalle dichiarazioni rese sulla stampa, infatti, appare sempre più chiaro che ENEL o “Nuove Energie” non costruiranno nessun “rigassificatore” e che, di conseguenza, nessuna “filiera del freddo” potrà nascere e l’originario progetto di Italkali su quella area non è mai decollato”.

Per questa ragione occorre, a nostro giudizio, che tutti gli “attori“ di questa vicenda, insieme alle organizzazioni Sindacali, si possa fare il “punto della situazione” e verificare la disponibilità dell’ITALKALI a valutare un sito alternativo attraverso una rivisitazione del suo originario progetto.
In questo quadro anche la stessa “vicenda ITALCEMENTI” ed il nesso che tra queste vicende si era, per un momento, fatto balenare vada inserita e chiarita definitivamente.
Per questo chiediamo al Commissario dell’IRSAP e/o ai Sindaci di Realmonte e Porto Empedocle di farsi parte attiva nella convocazione di questo “tavolo” per discutere del futuro di questa area, del lavoro e dell’occupazione di una zona che ha un disperato bisogno di vedere un’alternativa credibile all’emigrazione”, conclude Massimo Raso.

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