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Cultura

In libreria e on-line il romanzo storico del Prof. Michele Di Pasquali, dirigente scolastico del Liceo “GIUDICI SAETTA E LIVATINO” di Ravanusa

Se si potesse tornare indietro nel tempo, rifaremmo anche quelle scelte che ci hanno procurato successo e benessere personale?
Palermo, 1943. Raffaele Natalelli, voglioso di intraprendere la carriera forense, nel giugno del ’43 si ritrova ad iniziare le attività di praticante presso lo studio professionale dell’avvocato Andrea Finocchiaro Aprile, leader di quello che in breve tempo diventerà il movimento politico dominante nell’isola. L’avvocato ripone una fiducia incondizionata nei
confronti del giovane e lo rende partecipe di tutti gli eventi che vedranno l’affermazione esplosiva del movimento separatista: lo inizia alla massoneria, lo rende partecipe di un incontro con il leader dei guerriglieri, Antonio Canepa, e lo qualifica a pieno titolo come componente del movimento politico.
Il giovane Natalelli, a fianco al leader separatista, vive gli eventi più importanti del movimento per l’indipendenza della Sicilia, fino al 1° ottobre 1945, giorno dell’arresto dell’avvocato, che verrà internato a Ponza, senza un regolare processo, né esplicite contestazioni.
Seguire l’avvocato Finocchiaro Aprile diventa occasione per il giovane praticante di partecipare alla “riunione dei quaranta”, alle trattative intavolate con il colonnello Charles Poletti, alla riunione segreta di Mondello, all’agguato di Villalba contro l’onorevole Mommo Li Causi, alla strage del pane ai danni di innocenti civili palermitani che protestano per il caro vita, all’agguato ai danni di Antonio Canepa e dei suoi giovani militanti, alla battaglia di San Mauro.
Diventato un membro autorevole all’interno del movimento, il Natalelli viene convocato dall’Alto Commissario, on. Aldisio, che lo pone di fronte ad un bivio: collaborare con lui e iniziare una brillante carriera politica con la D.C., oppure restare nel movimento separatista e difendersi dalle accuse eversive che gli vengono contestate.
Il giovane sceglie la strada più facile e più proficua in termini di utilità personale, ma paga un prezzo amaro: il tradimento del suo maestro.

Agrigento (18 gennaio 2022) – E’ arrivato in tutte le librerie italiane e on line il secondo romanzo del Prof. Michele Di Pasquali, dirigente scolastico del Liceo “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa, novello romanziere.
Questa volta l’autore, con la grande complicità dell’editore indipendente, Antonio Liotta, patron di Medinova, ha voluto scrivere un romanzo storico accattivante, raccontando una pagina di storia sconosciuta ai più.
Molti siciliani, oltre a sconoscere il contenuto dello Statuto dell’Autonomia siciliana, sconoscono i fatti storico-politici che hanno indotto nel 1946 il governo italiano a concedere tale Statuto, che per via teorica riconosce la presenza di uno Stato nello Stato: la guerra civile che i siciliani hanno combattuto tra il ’43 e il ’46 per l’indipendenza dell’isola; il “vento di pura follia” (per come lo ha definito lo storico Francesco Renda) che spirò in Sicilia e che portò perfino ad uno scontro armato tra l’esercito indipendentista e le truppe regolari, a San Mauro di Caltagirone, il 29 dicembre 1945.
L’autore ha voluto destinare il romanzo soprattutto ai ragazzi delle scuole superiori, perché possano conoscere una pagina di storia taciuta sui libri di scuola, al fine di un processo di revisione storica che suggerisca una nuova visione storico-politica, che riporti la Sicilia al centro del Mediterraneo e non più alla periferia d’Europa.

L’ Autore

Michele Di Pasquali (Canicattì, 1971), dopo una decennale esperienza come maestro di scuola elementare a Palermo, ha insegnato discipline giuridiche ed economiche presso l’istituto tecnico di Mazzarino (Cl).
Avvocato civilista; ha esercitato la professione forense fino al 2013, quando è stato immesso nei ruoli della dirigenza scolastica.
È il dirigente scolastico del Liceo “Giudici Saetta e Livatino” di Ravanusa (Ag).
Ha pubblicato il romanzo giallo “Tre di denari” (2017 – ed. Meta).
“L’ascaro” costituisce il suo secondo sforzo letterario.

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