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Inchiesta antimafia “Assedio”: inchiesta approda in Cassazione

Approda in Cassazione l’inchiesta antimafia denominata “Assedio” che ha disarticolato le presunte nuove famiglie mafiose di Licata e Campobello.

Dopo gli arresti scattati lo scorso mese di giugno, l’inchiesta approda il prossimo 13 dicembre in Corte di Cassazione dopo che i giudici del Riesame avevano confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il presunto capomafia Angelo Occhipinti.

Come si ricorderà, l’operazione “Assedio”, le cui indagini iniziarono nell’ottobre del 2017, aveva già portato lo scorso 19 giugno all’esecuzione di 7 fermi di indiziati di delitto. L’inchiesta era stata svolta con le più sofisticate tecnologie di intercettazione telefonica ed ambientale, con sistemi di localizzazione satellitare e, soprattutto, con una instancabile attività di indagine vecchio stile, fatta di pedinamenti e servizi di osservazione. Le telecamere dei Carabinieri avevano registrato numerosi incontri e riunioni segrete, evidenziando la completa ed attuale interconnessione tra tutti gli appartenenti al sodalizio, nonché il legame a doppio filo con un rappresentante della famiglia mafiosa di Campobello di Licata.

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