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Inchiesta sui presunti “appalti pilotati”: indagato anche il deputato regionale Roberto Di Mauro

Si allarga lo scandalo sulle presunte tangenti che scuote la provincia di Agrigento: il quattordicesimo nome iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica sarebbe quello del deputato regionale Roberto Di Mauro, ex assessore del governo Schifani. La notizia è stata riportata dal giornale on-line “GrandangoloAgrigento” che ha rivelato in esclusiva il nome del famoso “Mister X”. Un nome pesante, inizialmente coperto da un “omissis” nei primi atti dell’inchiesta, ma ora svelato ufficialmente.

Secondo quanto emerge dalle indagini coordinate dal procuratore capo Giovanni Di Leo e dal sostituto procuratore Rita Barbieri, Di Mauro avrebbe avuto un ruolo (ancora tutto da appurare) nella presunta organizzazione finalizzata alla presunta turbata libertà degli incanti e alla corruzione.

Nei confronti di Di Mauro figurerebbe oggetto di comunicazione un’unica ipotesi di turbata libertà degli incanti nell’ambito di un asserito contesto associativo.
Una ipotesi per la quale l’Onorevole Di Mauro si dichiara estraneo e fiducioso che lo sviluppo delle indagini confermerà la correttezza del suo operato.

Tra gli episodi più rilevanti dell’inchiesta figura quello relativo all’appalto da oltre 37 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica della città di Agrigento, un’opera pubblica di grande valore e impatto sul territorio.

Le accuse sono formulate in concorso anche con altre figure chiave dell’inchiesta. Le indagini, partite da segnalazioni e intercettazioni ambientali, hanno portato anche a una serie di perquisizioni e a cinque arresti eseguiti dagli agenti della Squadra Mobile.

L’unico degli arrestati rimesso in libertà è un dirigente comunale, scarcerato per decisione della Procura di Gela – competente sul caso perché l’arresto è avvenuto a Butera – che non ha richiesto la convalida del fermo.

L’inchiesta scuote il mondo politico siciliano, sollevando interrogativi sull’integrità nella gestione degli appalti pubblici e sulla trasparenza degli enti locali. Mentre la magistratura prosegue con gli accertamenti, si attendono eventuali sviluppi giudiziari e reazioni politiche che potrebbero arrivare già nelle prossime ore.