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Infermieri in provincia di Agrigento, l’Asp: “personale idoneo al servizio”

ospedaleIl personale infermieristico che, a seguito delle routinarie procedure di revisione delle inabilità al lavoro condotte periodicamente dalla Commissione medica regionale, è risultato idoneo a prestare servizio presso i reparti

ospedalieri, andrà ad integrare a breve gli organici presso i nosocomi aziendali contribuendo ad assicurare la presenza “h24” in corsia del personale specializzato.

La rimodulazione della distribuzione degli infermieri attualmente in servizio presso i distretti sanitari ed i dipartimenti aziendali, anche alla luce degli ulteriori specifici pareri certificati dalla figura del Medico competente, segue criteri di assoluta razionalizzazione delle risorse professionali presenti in azienda e consente peraltro a ciascun dipendente, fatti salvi i diritti previsti dalla normativa vigente, di esercitare la propria, specifica professionalità nell’ambito operativo più appropriato. In questo senso la Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento considera difficilmente comprensibili le contestazioni mosse recentemente dalla sezione provinciale del sindacato Nursind in merito a presunte irregolarità nella gestione dei trasferimenti del personale infermieristico.

“Il modus operandi aziendale nella distribuzione delle risorse umane e professionali – afferma il direttore generale, Salvatore Lucio Ficarra – è ispirato ai criteri oggettivi dell’efficienza e della razionalizzazione. Forse si tratta di parametri diversi da quelli reclamati dalla sigla sindacale il cui dirigente Osvaldo Barba, peraltro, nel recente passato pare sia stato trasferito dall’ospedale “sant’Elia” di Caltanissetta a quello di Mussomeli sulla base di un semplice ordine di servizio, senza graduatoria ma intuitu personae, firmato dall’allora direttore sanitario Giacomo Sampieri. Chiaramente la Giustizia, cui il Nursind intende appellarsi, saprà chiarire se le procedure di trasferimento corrette siano quelle poste in essere dall’Asp di Agrigento o quelle di cui ha beneficiato il signor Barba”.

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