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“Insieme ai sacerdoti”: torna la campagna destinata al sostentamento del clero diocesano

pontillo-giuseppeUn mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione.

Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti destinate al sostentamento del clero diocesano.

C’è un’intera comunità con il suo parroco al centro dello spot tv sulle Offerte per i sacerdoti, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Il parroco è Don Diego Conforzi, 42 anni, della parrocchia di Sant’Ugo nel quartiere Nuovo Salario di Roma, di circa 20.000 abitanti. Nel filmato una bambina del catechismo segue don Diego nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. “Doniamo a chi si dona” è la sintesi della campagna 2017 della Chiesa italiana. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche.

Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante seguire, le storie di alcuni sacerdoti. Tante immagini reali ed emozionanti, che accompagnano il visitatore nella vita dei tanti sacerdoti chiamati ad annunciare la buona novella con la parola e le opere.

“Le offerte Insieme ai sacerdoti sono, con l’8xmille, lo strumento che permette a ogni fedele di contribuire, secondo un principio di corresponsabilità, al sostentamento dei sacerdoti diocesani, che assicurano una presenza costante in tutte le parrocchie per annunciare il Vangelo e supportare le comunità. I sacerdoti si affidano quindi a noi, per essere liberi di servire tutti, senza dover pensare al proprio sostentamento. Essi dedicano la vita agli altri con una presenza costante che si declina in gesti a volte coraggiosi e a volte semplici di vicinanza. Oggi queste Offerte sono in crescita rispetto al passato. Sarebbe bello se potessimo veder confermare nel 2017 questo aumento. Qualsiasi offerta è gradita agli occhi di Dio, come l’obolo della vedova, anche la più piccola. Ma ogni Offerta rappresenta comunque un importante segno di appartenenza e comunione.”, spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio promozione della CEI.

Tra i 35 mila preti diocesani sostenuti nella missione con le Offerte per il sostentamento ci sono sacerdoti come don Giuseppe Pontillo, responsabile dei Beni culturali della Diocesi e parroco della cattedrale di San Gerlando, che ha risposto all’appello dell’arcidiocesi di Agrigento ad ospitare persone in emergenza abitativa, allestendo nella cattedrale, un rifugio notturno con 6 posti letto, gestito da volontari. “È quasi solo per le emergenze temporanee – spiega il sacerdote -. C’è un ricambio giornaliero. Chi arriva viene accolto con familiarità”. I fedeli hanno risposto al suo appello: “Ognuno dei parrocchiani fa quello che può. Per ora è un piccolo segno, ma speriamo diventi un modello d’accoglienza”. Chi ha bisogno di una casa per più tempo è indirizzato invece a Casa Rahab, struttura della Caritas diocesana, aperta nel 2014 e cofinanziata dall’8xmille con 138mila euro. All’interno, 7 mini appartamenti per 15 persone. “Voglio trasmettere ad altri l’amore incondizionato che ricevo qui” dice Roberto, “domiciliato” a Casa Rahab. “Chi arriva si sente incapace di ribaltare il suo destino. Noi lavoriamo sulle potenzialità, restituendo fiducia, per accompagnarli fuori dall’emarginazione”, spiega Matteo Corbo, operatore responsabile della casa. Secondo dati Open Polis 2017, l’emergenza abitativa tocca ormai sia i redditi bassi (22 mila euro l’anno) che quelli medi (35 mila). L’identikit di chi perde la casa è composto per il 55% di operai (specie edili), il 23% precari, in gran parte laureati, il 12% disoccupati e il 10% pensionati.

Dal 26 novembre sulle reti nazionali fino a Natale, e per tutto il 2018 su TV 2000, l’invito a domandarsi da dove vengono le risorse per sostenere i sacerdoti e donare un piccolo contributo, verrà anche dallo spot in onda, come lo scorso anno, nelle versioni da 15 e 30 secondi. Da un’idea di Alessandro Sortino, lo spot è stato realizzato da Giuseppe Carrieri. Direttore della fotografia è Giancarlo Migliore e fotografa di scena Giorgia Benazzo.
Gli spot in formato web verranno promossi anche su Facebook: www.facebook.com/insiemeaisacerdoti. La pagina è molto seguita e racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari.

Tutte queste iniziative, promosse dal Servizio Promozione Sostegno Economico della CEI, hanno come obiettivo quello di continuare a diffondere la conoscenza delle Offerte Insieme ai sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, strumento perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività dei sacerdoti diocesani. Infatti da circa 30 anni i sacerdoti non ricevono più lo stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento. Le offerte sono deducibili e si possono versare alla posta (conto corrente postale n. 57803009), tramite bonifico bancario, con un contributo diretto agli Istituti diocesani sostentamento clero e con carta di credito, anche attraverso il sito web www.insiemeaisacerdoti.it.
Nel 2016 sono state raccolte 99.906 Offerte, per un totale di euro 9.365.946.

Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio, e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.
Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.
L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa l’1,8% del fabbisogno, e dunque per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo.
Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno. Info: www.insiemeaisacerdoti.it