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Editoriali

Italia: “seconda Repubblica” o “secondo Medioevo”?

foto medioevoDopo lo scandalo “tangentopoli” del 1992, che ha visto sul banco degli imputati i vertici della politica nazionale, gli italiani si sono illusi di vedere seppellire la “prima Repubblica” insieme al suo collaudato sistema di corruzione, per potere dare vita alla “seconda Repubblica” guidata da una nuova classe dirigente che ha visto i giovani sempre più protagonisti.

A distanza di oltre 20 anni i fatti testimoniano che il binomio politica-corruzione non sia morto anzi… lo confermano i ripetuti fatti di cronaca, ai quali ci siamo talmente abituati da non farci quasi più caso, che vedono esponenti politici di spicco condannati per fatti di corruzione.
La novità che salta agli occhi di tutti consiste nel fatto che l’Italia in questi ultimi anni sia piombata in un “secondo medioevo”.

Analogamente al “primo medioevo” la società italiana è costituita dal popolo sempre più vessato e dai “nobili/politici” che se ne infischiano delle esigenze di “sudditi” sempre più poveri per occuparsi solo di leggi elettorali fatte su misura e costituzioni di alleanze, spesso anomale, per ascendere al potere e per poterlo mantenere; (vedi Alfano che ha pugnalato Berlusconi per mantenere il potere, con il PD, per poi allearsi nuovamente con Berlusconi ma solo per conquistare Milano, mentre, l’alleato Salvini si defila dall’alleanza con Berlusconi, a Roma e Torino, per mantenerla solo a Milano nonostante la presenza, nell’alleanza, del più volte insultato Alfano) oppure (vedi Renzi che ha pugnalato alle spalle Letta per ascendere al potere per poi allearsi con “chiunque ci sta” pur di mantenere la poltrona, assistere alle condanne degli esponenti della sua maggioranza e alle lotte intestine colorate da pesanti accuse pur di riuscire a governare Napoli).

Tutto questo è straordinariamente analogo a quanto avveniva mille anni fa quando le famiglie nobili si alleavano per pugnalare alle spalle chi deteneva il potere per scalzarlo al comando.
Cittadini di Napoli, Milano, Torino e Roma…votate!

Roberto Campagna
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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