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La bottega del Caffè di Goldoni con Michele Placido apre la stagione del Pirandello

“La Bottega del caffè” di Carlo Goldoni, con Michele Placido, per la regia di Paolo Valerio, in scena mercoledì 26 (ore 20.30) e giovedì 27 gennaio (ore 17.30), inaugura la stagione di prosa 2022 del Teatro Pirandello di Agrigento. In scena una notevole compagnia di attori capitanata da Michele Placido per questa edizione divertente, leggera e allo stesso tempo densa di spunti di riflessione sul nostro presente, questa nuova messinscena del capolavoro goldoniano firmata da Paolo Valerio ci restituisce un affresco composito e colorato in cui il lieto fine è inevitabile. Uno sfaccettato affresco sociale e umano di un campiello veneziano con tre botteghe. Vi appartengono Eugenio, un giovane mercante vittima della dipendenza dal gioco, e la sua giovane sposa che tenta di riportarlo sula retta via allontanandolo dalla casa da gioco del cinico Pandolfo. Anche il nobile Flaminio sperpera i propri beni, contrastato dalla moglie Placida, mentre la ballerina Lisaura ignara di questo legame, spera di cambiar vita accanto a lui. Vanità, speranze e delusioni che scorrono dunque davanti agli occhi di Ridolfo, il saggio proprietario della caffetteria e quante vicende arrivano all’orecchio malizioso di Don Marzio, nobile napoletano che sorseggiando il caffè osserva questo piccolo mondo e si diverte a manipolare i destini dei protagonisti.  “Si tratta di una lettura classica ed estremamente rigorosa – afferma il direttore artistico del teatro Pirandello, Francesco Bellomo – uno spettacolo cosiddetto di tradizione con un attore con il quale ho condiviso tanti anni della mia carriera produttiva. Questa ripartenza nasce sotto i migliori auspici, con un testo importante per la regia di Paolo Valerio. Auspico che il Pirandello possa presto tornare a riempirsi, coma accadeva qualche anno addietro”, conclude il direttore artistico. Il sipario dunque si alza con un allestimento imponente e accurato, che accoglie appieno e porta sulla scena tutta la vitalità e il divertimento della commedia, la comprensione che l’autore mostra per l’uomo, di cui ritrae con sottigliezza le virtù ed i lati oscuri, il suo amore viscerale per il teatro, per la scrittura, per gli attori, sulle cui potenzialità costruiva personaggi universali.

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