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La primavera italiana di Fernando Botero: dalla “VIA CRUCIS la pasión de Cristo” al Palazzo Reale di Palermo alla personale ospitata dalla Galleria Tega di Milano

Fernando Botero, nonostante i suoi 83 anni, è un artista instancabile e in continua ascesa.

Mentre è ancora in corso, e lo sarà fino al 21 di giugno, con un successo di enorme portata l’esposizione della “VIA CRUCIS la pasión de Cristo” nelle Sale Duca di Montalto di Palazzo Reale; a Milano l’artista è presente alla Galleria Tega con una mostra che comprende un nucleo di Nature morte e una serie di dipinti realizzati negli ultimi vent’anni con i temi a lui più cari, dal Circo ai Nudi, dalla raffigurazione del potere a quella della famiglia, unitamente a un gruppo di opere su carta e di sculture in bronzo. Per la prima volta, un artista è presente con le sue opere in due città diverse come Palermo e Milano. Un aspetto di cui solo i grandi Maestri possono vantare.

Nella Galleria milanese l’artista poliedrico colombiano si presenta in forma smagliante. Tra i quadri più spettacolari, oltre al gruppo di Nature morte inedite, troviamo The Family (2014), capolavoro di sintesi sia nella composizione dei quattro personaggi sia nel paesaggio sullo sfondo, con l’invenzione dell’albero che taglia in orizzontale l’equilibrio come accadeva in certe Marine di Carlo Carrà.

Al Palazzo Reale di Palermo, invece, come è già noto a tanti è in corso l’esposizione della “VIA CRUCIS la pasión de Cristo”. Come ha più volte sottolineato Botero: “Nella via Crucis ho voluto rappresentare il dramma di Cristo come se fosse vissuto da un essere umano”. Un modo inedito di rappresentare un tema classico, Gesù Cristo, nel momento di massimo dolore. Botero dipinge Gesù più umano che mai, quasi a volerlo considerare, uno di noi. Sempre l’artista ad un quotidiano nazionale italiano ha, di recente, affermato che: “Per la passione di Cristo che è in mostra al Palazzo Reale di Palermo mi ha mosso il cuore. Sono libero, liberi devono essere gli artisti. Arriva l’ispirazione e crei. Ma non sono religioso”.

Dunque, a conti fatti e, a ragione, Fernando Botero ha tanto di Italia nella sua vita. Dalla cittadinanza onoraria del 2007 concessa dal comune di Pietrasanta il fil rouge che lega l’artista al nostro Paese è, più che mai, indissolubile.

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