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La UIL di Agrigento scrive al Commissario del Libero Consorzio: “su strade provinciali situazione drammatica”

strada-provinciale-sp29La Segreteria Provinciale della Uil di Agrigento interviene, con il Segretario Generale – Gero Acquisto, sulle condizioni pietose delle strade provinciali nel nostro territorio, scrivendo una lettera aperta al Commissario del Libero Consorzio – Dott. Giuseppe Marino.

La Uil Provinciale continua a denunciare e non vuole essere ripetitiva ma da più di un anno persiste una situazione semplicemente penosa e pietosa per quanto concerne la viabilità provinciale, che ha assunto ormai proporzioni devastanti e pericolosissime per tantissime comunità: da Agrigento, ai Sicani, al Belice e all’aree interne.
La nostra organizzazione sindacale ancora una volta non può che segnalare i rischi altissimi per i pendolari e per chi transita con le auto, con l’aggravante che le prime piogge mettono a rischio pure costoni e smottamenti delle stesse arterie stradali; ecco perché adesso questa lettera aperta al Commissario dell’ente preposto che ha competenza sulla manutenzione e sicurezza della viabilità provinciale per tutti i cittadini.
Noi invitiamo suddetto Organo, cioè il Libero Consorzio nella figura del Commissario pro tempore, ad intervenire attraverso i propri mezzi meccanici, al fine di mettere in sicurezza i tratti più a rischio: la Strada Provinciale 20, la Cozzo Disi chiusa da più di un anno, la Provinciale 21 e 22 oggi in condizioni preoccupanti e le altre Provinciali (vedi Caltabellotta) che interessano tutti i 43 comuni, che subiscono la mancata manutenzione delle strade in essere e mettono a repentaglio la vita dei cittadini.
Comprendiamo che ci sono 1800 km di strade provinciali ma chi ha competenza non può essere superficiale. Si trovino le risorse finanziarie, si battano i pugni con i governi regionali e nazionali, perché restare allo status quo è semplicemente mortificante e inaccettabile.
Pertanto, se non si risolvono queste problematiche continueremo a denunciare questo deficit viario e infrastrutturale che nel 2017 non può essere più sottaciuto.
Qualora non dovessimo avere alcuna risposta, annunciamo da subito che metteremo in campo delle forme di protesta per trovare quanto meno delle prime risposte al problema.

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