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Lampedusa, doloso l’incendio al CCR: distrutti tre autocompattatori

È stato un atto doloso, compiuto da una persona incappucciata e quindi irriconoscibile, a provocare l’incendio che nei giorni scorsi ha distrutto tre autocompattatori all’interno del Centro Comunale di Raccolta (Ccr) di contrada Terranova, a Lampedusa. I mezzi appartenevano alle ditte Seap e Iseda, incaricate del servizio di raccolta rifiuti sull’isola e nell’arcipelago delle Pelagie.

L’episodio, sin da subito considerato sospetto dagli inquirenti e dalla comunità locale, ha trovato ora conferma nelle prime risultanze investigative. I carabinieri della Tenenza di Lampedusa, intervenuti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco al momento dell’allarme, hanno avviato immediatamente le indagini, che hanno portato a escludere in modo netto l’ipotesi dell’incendio accidentale.

Sebbene non siano ancora state rilasciate dichiarazioni ufficiali da parte degli inquirenti, fonti vicine alle indagini lasciano intendere che un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei fatti possa essere stato giocato dalle immagini del sistema di videosorveglianza presente all’interno del sito. È infatti probabile che proprio le telecamere abbiano immortalato l’autore del gesto mentre agiva con il volto coperto per evitare l’identificazione.

Il rogo, che ha arrecato danni significativi al servizio di gestione dei rifiuti sull’isola, è attualmente oggetto di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento. Le ditte coinvolte stanno intanto lavorando per ripristinare al più presto la piena operatività del servizio, cercando di limitare i disagi per i cittadini.