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Lampedusa, netturbini senza mensilità: l’Usb chiede le dimissioni del Sindaco

“Quante bugie e sotterfugi. Quanta falsità aleggiano attorno a degli onesti lavoratori che chiedono d’avere pagate le retribuzioni. Cinque mesi di stipendi arretrati no sono noccioline americane, ma una sacrosanta richiesta di pagamento”.

Lo afferma Aldo Mucci dell’Unione Sindacale di Base (Usb), che aggiunge:

“A completare il tutto, la “NON NOTIZIA” cioè giornalisti che non vogliono, per “amor” d’amicizia”, pubblicare le schifezze che ruotano attorno alla vicenda Lampedusa. Ci chiediamo come si può affermare che i lavoratori agiscono in malafede e che gli stessi vogliono buttare giù il “governo”Martello. Come può un sindaco fare certe affermazioni. La stessa amministrazione comunale aveva ricevuto, tramite pec, una lettera di indirizzo da parte del Presidente della commissione di garanzia Roma dove si evinceva con fermezza, che i lavoratori hanno il sacrosanto diritto di protestare”.

“Sia le aziende che il Sindaco continuano ad affermare che i lavoratori sono “fuorilegge”, sono delle persone “lagniuse” e che non vogliono lavorare.Un quadro analitico decennale, colorato a più mani dalla miopia della politica, dal qualunquismo di certe organizzazioni sindacali,dal disinteressamento di certa politica locale,la quale al dolore dei lavoratori, preferisce qualche foto con personaggi famosi.I lavoratori di Lampedusa hanno finalmente capito il marcio ormai radicato negli anni di certa politica”.

“Questa organizzazione sindacale in questi giorni, ha denunciato alla Procura della Repubblica i fatti di Lampedusa, ed attende la giusta convocazione.Nel frattempo rafforziamo il nostro sostegno morale e civile verso tutti i lavoratori operatori ecologici di Lampedusa, i quali oltre a subire una grave ingiustizia,si ritrovano a dovere fronteggiare le bugie di un sindaco che invece di “urlare” all’ingiustizia, ”sgangia” bombe di intolleranza. A questo quadro, privo di ogni colore, si aggiunge la stranezza di un “governo” comunale,incapace di organizzare un consiglio urgente (sono trascorsi parecchi giorni dalla vertenza) aperto al pubblico,dove discutere a voce paca e trasparenza i fatti. Ci sarebbe una soluzione che renderebbe il tutto più trasparente,più dignitoso,più sensato e che porterebbe alla normalità delle cose: le dimissioni del Sindaco, la risoluzione del contratto con le aziende, la municipalizzazione del servizio”, conclude Mucci.

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