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Regioni ed Enti Locali

Lampedusa non dimentica le vittime del naufragio

fiori mareAll’alba del 3 ottobre 2013 Lampedusa scopriva quello che era accaduto a breve distanza dalla propria costa e qualche ora più tardi sull’isola era già chiara l’entità del dramma.

Fino a quel giorno il naufragio dal bilancio più grave. Ancora oggi il più grave a cui il mondo abbia potuto assistere. Lampedusa non dimenticherà mai le vittime di quel naufragio come i superstiti non dimenticano Lampedusa.

Oggi si è tenuta sull’isola la seconda commemorazione della tragedia che vide 368 bare allineate nell’hangar aeroportuale della maggiore delle Pelagie. Il secondo anniversario di un lutto che ha stretto ancora una volta lampedusani e migranti sopravvissuti in un unico abbraccio. La celebrazione è stata organizzata, per il secondo anno consecutivo, dal Comitato 3 Ottobre insieme al Comune di Lampedusa e Linosa per non dimenticare nessuna delle tragedie che si consumano nel Canale di Sicilia; neanche quelle che avvengono nel silenzio del mare e lontano dai riflettori. Il Comitato 3 Ottobre, la sindaca Giusi Nicolini e la Giunta del Comune di Lampedusa e Linosa hanno ospitato il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede e tutte le autorità locali, provinciali e regionali appartenenti ai corpi militari e civili che due anni fa furono partecipi dei soccorsi prima e del recupero delle salme dopo.

La commemorazione ha avuto inizio con l’inaugurazione dell’installazione realizzata da Giulio Pellegrini, con il supporto di Alessandro De Lisi, tratta dal disegno di Massimiliano Frezzato. Al momento dell’inaugurazione il prefetto di Agrigento ha dato lettura del telegramma che il Presidente della Repubblica ha trasmesso per l’occasione alla sindaca Giusi Nicolini. “La strage di Lampedusa segnò una svolta. – si legge nel telegramma – Proprio nelle coscienze, prima ancora che nelle politiche”. A firma Sergio Mattarella anche un auspicio di maggiore condivisione europea della assistenza alle migrazioni: “Oggi avvertiamo una maggiore consapevolezza sia nelle opinioni pubbliche sia nei Governi europei. Soltanto due anni fa era difficile sostenere che l’immigrazione e l’asilo per i rifugiati sono questioni pienamente europee e devono essere affrontate dall’unione nel suo insieme”. La lettera del Presidente si conclude con un encomio a Lampedusa e un augurio al suo sindaco: “Lampedusa può diventare il simbolo di una riscossa dell’Europa, dopo essere stata a lungo la frontiera della speranza e della solidarietà. A lei, caro sindaco, rivolgo il saluto più cordiale, insieme all’augurio che la giornata del 3 ottobre tenga viva non solo la memoria, ma anche la responsabilità del nostro comune impegno”.
L’augurio del Presidente Mattarella riprende così anche l’obiettivo per il quale il Comitato 3 Ottobre è nato: l’istituzione del giorno della memoria per tutti coloro che hanno condiviso la sorte delle vittime del 3 ottobre.

Al termine dell’inaugurazione avvenuta nella pertinenza esterna del Municipio, si è poi svolta una marcia che da Via Cameroni ha condotto circa un migliaio di persone alla Porta d’Europa, il monumento ideato e realizzato da Mimmo Paladino. Sulla soglia del portale più a sud d’Europa è stata celebrata una preghiera da padre Mussie Zerai stretto tra i superstiti del naufragio tornati sull’isola dalla Norvegia, loro attuale luogo di residenza. Successivamente sopravvissuti e famigliari delle vittime sono saliti a bordo dei pattugliatori e dei guardacoste di Guardia Costiera, Guardia di Finanza e Carabinieri accompagnati da unità navali dei Vigili del Fuoco, per il momento più drammatico della cerimonia. A breve distanza dal porto, nello stesso luogo in cui è avvenuta la tragedia, sono state deposte delle corone di fiori in memoria. Il momento, come per il primo anniversario, è stato caratterizzato unicamente dal dolore di chi riconoscendolo non ha più potuto trattenere le proprie lacrime. Il presidente Crocetta ha lanciato personalmente una delle corone di fiori in mare. Immediatamente dopo, tutti i natanti hanno suonato un corale “Silenzio” d’onore.

Alla commemorazione in mare realizzata grazie alla partecipazione delle autorità marittime, oltre ai 14 superstiti e ai tre familiari delle vittime, erano partecipi a bordo anche:
Il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, il questore di Agrigento Mario Finocchiaro, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, il vicario generale Monsignor Melchiorre Vutera, il presidente dell’agenzia Habesha Don Mussie Zerai, il comandante provinciale dei carabinieri Col. Mario Mettifogo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Col. Massimo Sobrà, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Michele Burgio, il comandante capo del compartimento marittimo di Porto Empedocle C.F. Massimo Di Marco, il comandante della Settima squadriglia Guardia Costiera C.F. Andrea Schena, il comandante del circondariale marittimo di Lampedusa T.V. Paolo Monaco, il comandante del distaccamento Aeronautica Militare di Lampedusa Cap. Vito Bitetto, il Capitano del Comando provinciale dei Carabinieri Ernesto Fusca, il Capitano della Guardia di Finanza Stilian Cortese e il Tenente della Guardia di Finanza Pasquale D’urso.

Il sindaco di Lampedusa e Linosa Giusi Nicolini ringrazia sentitamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il pensiero di vicinanza manifestato. Ringrazia inoltre Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 Ottobre, e tutto il comitato, per l’attività costantemente svolta al fine di non permettere che le innumerevoli vittime della tratta di esseri umani vengano dimenticate o abbandonate all’indifferenza. Infine rivolge un sentito ringraziamento a quanti si sono nuovamente raccolti in questa commemorazione e in questo dolore e a quanti hanno permesso con il loro aiuto e la loro partecipazione la realizzazione dell’evento.

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