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Politica

Lampedusa, problemi scuola: l’amministrazione replica alle accuse del Presidente del Consiglio Comunale

scuola nicoliniPreso atto della infondata accusa che il presidente del Consiglio comunale Gerardo Errera rivolge all’Amministrazione di Lampedusa e Linosa circa le scuole linosane, questa risponde rigettandole integralmente e ribadisce la vicinanza agli studenti di Linosa e l’impegno costantemente profuso al fine di risolvere il disagio a cui ragazzi e famiglie sono sottoposti.

Con pari dispiacere, l’assessore al ramo Antonella Brischetto e la dirigente scolastica Rosanna Genco apprendono della falsa accusa lanciata da Errera secondo cui si “negano al contatto telefonico”. “Abbiamo sempre risposto al presidente del Consiglio comunale – replica l’assessore e insegnante Antonella Brischetto – e quando questi chiamava in orario di lezione l’ho sempre ricontattato”. Più duri sono i toni della sindaca che sottolinea la responsabilità sui disagi della attività didattica che risultano comuni a tutte le isole minori e la cui competenza è unicamente statale.
“A settembre di questo anno è stata consegnata una scuola interamente ristrutturata, con arredo nuovo e con il mantenimento eccezionale della videoconferenza ottenuta dal Ministero della Pubblica istruzione – chiarisce Giusi Nicolini – oltre alla foresteria che abbiamo voluto e ottenuto proprio per ridurre il disagio degli insegnanti e quindi degli alunni”. Impegno che la Giunta Nicolini ha concretizzato restituendo a Linosa, prima che a Lampedusa, un edificio scolastico nuovo, moderno e sicuro sotto ogni profilo.
Errera quindi si sarebbe rivolto al presidente della Repubblica italiana asserendo che, dalla locale amministrazione, Linosa non sarebbe stata considerata in modo adeguato. “Se Errera venisse in Municipio ad accertarsi con i propri occhi del lavoro quotidianamente svolto da questa amministrazione, nello specifico al fine di ottenere la soluzione al problema rete Adsl Telecom per la videoconferenza, e per intervenire e sollecitare su tutti gli altri disagi linosani di competenza statale, – aggiunge la sindaca – invece di incomodare il presidente della Repubblica o il premier, renderebbe un più utile servizio alla comunità che egli tenta di rappresentare”.
Se quindi è esistente un disagio didattico per la scuola di una piccola isola pelagica come Linosa, tenuto conto del fatto che dalla scuola dell’infanzia al liceo gli iscritti sull’isola sono 34 e i docenti sono pendolari, innegabili sono gli sforzi che sono stati fatti per accorciare le distanze tra i giovani linosani e gli studenti del resto del Paese. “Questa amministrazione lavora alacremente per ottenere risultati visibili dall’intera cittadinanza – chiude Giusi Nicolini – e non per giocare con strumentali attacchi politici da perditempo”.

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