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Lancio del giavellotto: per l’agrigentina Giusi Parolino record Italiano e medaglia d’oro

La città di Agrigento da sempre è stata patria di tanti campioni che hanno contribuito a scrivere le pagine della storia dell’atletica leggera. Basti pensare al trionfo di Esseneto, atleta di Akragas, che nel 412 a.C.: fu campione ai giochi olimpici. Nonostante il territorio non offra strutture e supporto, a tutt’oggi nella città dei templi la storia continua. Pur essendo avvolta da un silenzio irriverente e “assordante” la giavellottista Giusi Parolino, record dopo record da vera “athlēta. ” compie le sue “prodezze”, e trasforma gli ostacoli in forza. I limiti non hanno mai fermato la lanciatrice di giavellotto (nota per il suo carattere e per il suo coraggio) che anno dopo anno continua a dimostrare il suo valore agonistico. E i fatti lo dimostrano anche quest’anno, quando riesce a far registrare un risultato che scrive un capitolo importante della sua infinita carriera agonistica.
Proprio così, l’atleta della ASD Milone Siracusa Giusi Parolino stabilisce il nuovo RECORD ITALIANO nel lancio del giavellotto con l’attrezzo assoluto g600. Un record Italiano migliorato di oltre quattro metri e demolito dopo 12 anni, (precedente 24,98 metri e apparteneva dal 2010 di Rita Bottiglieri ), battuto e migliorato per ben tre volte in un anno e sempre dalla stessa atleta.
La talentuosa Giusi, già quest’anno nel mese di gennaio a Siracusa, (nonostante un clima ostile abbia messo a dura prova la competizione) durante la fase regionale dei Campionati Italiani lanci lunghi invernali Assoluti, vince la gara di lancio del giavellotto e abbatte quel muro che stava in piedi da tanti anni e che molti avevano quasi dimenticato. Migliora il record per la seconda volta a Palermo il 14 e 15 maggio, quando ai Campionati regionali CDS ASSOLUTI conquista la Medaglia di Bronzo e fa registrare il secondo RECORD ITALIANO con m. 28,66 ( sempre con l’attrezzo di 600 grammi), Due settimane dopo, il 29 maggio a Siracusa, in occasione dei Campionati Regionali Individuali Assoluti, con 29.12 metri conquista la medaglia d’oro e stabilisce il terzo Record Italiano F55.Nei giorni scorsi ad Enna, il 25 settembre, in occasione dei Campionati regionali Junior e promesse, la campionessa di giavellotto con m. 28,36 conquista la Medaglia d’oro nella categoria assoluta e conclude l’anno agonistico 2022 con un grosso bottino di record e medaglie.Allenata dal 2014 dal coach Emanuele Serafin (che vanta tra i suoi atleti tanti campioni di altissimo livello nazionale, basti pensare ai giavellottisti professionisti come Paola Padovan e Antonio Fent) la Parolino stabilisce record non soltanto nel giavellotto ma in altre discipline di lanci e del pentathlon lanci, e con costanza vince competizioni sia a livello Assoluto che nelle tante gare destinate alle categorie over 35. Come cita il giornalista Michele Amato di Sicilia Runnig “La pedana la sua casa, il giavellotto la sua vita e in questo caso la sua specialità per eccellenza”.

Infinito il suo palmares, con 13 titoli nazionali nel giavellotto, centinaia di medaglie d’oro e innumerevoli record regionali anche in altre specialità dei lanci, tanto che l’atleta è conosciuta e apprezzata sul tutto il territorio Italiano. Sono fiera di aver stabilito questo record Italiano che mi permette di guardare avanti verso altri obiettivi; dichiara Giusi Parolino- il merito dei miei risultati è anche grazie al mio prezioso amico, il bravissimo tecnico Emanuele Serafin, che da sempre mi sostiene con i suoi programmi di altissimo valore sportivo; dedico a lui questo Record Italiano e con orgoglio finalmente raccogliamo i frutti di tanti anni di sacrifici. Adesso continua la giavellottista- qualche settimana di riposo e inizierò la preparazione invernale in vista della stagione agonistica 2023 che vede tra i tanti obiettivi in campo Assoluto, la partecipazione ai Campionati Europei over 35. E’ doveroso ricordare che quando si parla di lancio del giavellotto e di atletica leggera vuol dire parlare dello sport più antico al mondo. La storia ci insegna che l’atletica leggera trova le sue origini nell’antica Grecia: i poemi omerici, la statuaria, Pindaro e la pittura vascolare testimoniano la profonda passione sportiva degli antichi greci e l’onore in cui tenevano gli atleti. La stessa parola “atletica” discende dal greco άθλος (àthlos), ossia “impresa” o “prodezza”, passando per il latino athlēta. L’origine più o meno ufficiale dello sport e dell’atletica coincide, in terra ellenica, con il battesimo dei Giochi olimpici. Numerose le date d’inizio delle Olimpiadi: 1222, 1000, 884, tutte date prima dell’era di Cristo, nessuna certa. In tutto il mondo, quando si parla della Grecia si parla soprattutto di Olimpia, antica città della Grecia sede dell’amministrazione e dello svolgimento dei giochi “olimpici” e luogo di culto di grande importanza, come testimoniano i resti di antichi templi, teatri, luogo. Ad Olimpia, gli atleti più valorosi, si affrontavano nel lancio del peso, del disco e in una delle discipline più spettacolari che era ed è a tutt’oggi, il lancio del giavellotto. Una specialità in cui l’originaria tradizione guerriera si accoppiava splendidamente al rituale agonistico, si sa che l’attrezzo, simile all’asta di guerra, aveva nella zona mediana un laccio di cuoio, occorrente a dare maggiore impulso al lancio ed una più facile precisione di traiettoria. Ad Agrigento la storia continua e questo grazie ad atleti come Giusi Parolino.

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