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Editoriali

L’Arena: Agrigento, i suoi “gettoni” e “gladiatori zittiti”

arena gilettiAncora una volta Agrigento. Ancora una volta Gettonopoli. Ancora una volta… tanta approssimazione. Si potrebbe riassumere così la puntata de “L’Arena” mandata in onda oggi su Rai 1 e condotta dal giornalista Massimo Giletti (in foto).

Punto di partenza, i costi della politica e il simbolo di quella che è ormai divenuta icona degli abusi e scandali politici: Agrigento e la sua Gettonopoli. Ben 1133 sedute di commissioni consiliari nell’anno 2014 che ha scatenato l’ira degli agrigentini e non solo. Un costo che superava i 290 mila euro annui per il pagamento dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali “impegnati” tutti i giorni dell’anno, in media anche a Pasqua e Natale. 

Questa volta l’interesse da parte della trasmissione di Giletti ha riguardato lo “storno” di 80 mila euro passati nel capitolo di bilancio relativo al pagamento delle indennità del sindaco e della giunta comunale. Uno “scandalo” che, dopo le manifestazioni di “Agrigento Manifesta” e degli agrigentini tutti contro la “mala gestio” delle passate amministrazioni, sembra essere un’offesa al popolo agrigentino reduce proprio da quelli abusi che ne causarono l’implosione del precedente Consiglio Comunale e la successiva tornata elettorale che ne determinò l’elezione di Lillo Firetto a sindaco di Agrigento. Lo stesso sindaco che oggi è stato presente a L’Arena, pronto a chiarire aspetti e situazioni forse a volte impropriamente presi a pretesto da politici e stampa per ribadire come Agrigento è terra di sprechi e mala amministrazione. Ovviamente, ancora una volta l’input per parlare di Agrigento è stata l’inchiesta dell’oramai famoso servizio del giornalista di Ballarò che, solo qualche mese fa, venne ad Agrigento per intervistare il sindaco Firetto e “accusarlo” di avere stornato somme per il pagamento della sua indennità e di quella della sua giunta. 

Un elemento che, seppur reale, è bene da considerare alla luce di alcuni aspetti che renderebbero l’informazione più amplia e corretta. Su tutti, un dato che forse neanche il sindaco è riuscito a ben spiegare alle telecamere di Rai 1, viste le continue “interruzioni” da parte del conduttore. Le indennità dell’attuale giunta e del primo cittadino sono state riferite al quadro legislativo attuale che prevede, per il comune con quella determinata soglia di popolazione, quelle precise somme. Un “aumento” impropriamente detto che sta generando confusione e strumentalizzazioni al di là della chiara e corretta informazione. E’ senz’altro un aumento se riferito a quanto previsto nel capitolo di spesa del bilancio comunale prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, in quanto l’organo rappresentativo dell’Ente era solo ed esclusivamente rappresentato dal Commissario Straordinario. Un dirigente regionale, quest’ultimo che, fuori dal quadro previsto dalle indennità previste per legge, percepiva una sola indennità suppletiva non paragonabile a quella degli amministratori. 

Indennità, appunto! Ancora una volta, dicevamo… troppa approssimazione. Il dato sul quale bisognerebbe riflettere è infatti il motivo per il quale nasce Gettonopoli e che a volte si tenta di nascondere con ciò che sono le indennità di giunta e sindaco. I Consiglieri Comunali percepiscono infatti dei gettoni di presenza legati alla partecipazione delle sedute di Consigli e Commissioni. Tradotto vuol dire: più riunioni, più gettoni, più soldi. Ovviamente, tutto limitato al tetto massimo previsto dalla legge, ma che nella grande maggioranza dei casi veniva facilmente raggiunto grazie al numero spropositato di sedute. Uno “scandalo” avallato anche dai verbali delle sedute, dove mettevano in luce riunioni “lampo” e dai risultati inconsistenti per una città “vessata” e calpestata da troppo tempo. 

Discorso diverso per le indennità dell’amministrazione; essa è infatti una sorta di “stipendio” previsto per legge che esula dall’impegno profuso dagli amministratori. Nessun “abuso” dunque nelle indennità rispetto a quanto invece visto nel passato con il caso “Gettonopoli”.

Una domanda a tutti gli agrigentini: preferireste avere amministratori “non pagati” ma con i risultati che hanno portato Agrigento a quella che tristemente abbiamo imparato a conoscere e vivere, oppure avere amministratori che vengono “pagati” per il loro lavoro e che verranno poi giudicati con il voto popolare? A voi la scelta!

p.s. Più che parlare di Agrigento su indennità e “storni”, sarebbe meglio riflettere sulle considerazioni finali fatte dal giornalista Riccardo Iacona, che si potrebbero riassumere: Agrigento, terra dalla straordinaria bellezza, ma da uno sviluppo bloccato da anni e anni di mala amministrazione. 

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