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L’Arma dei Carabinieri compie 209 anni: celebrazioni anche ad Agrigento

Celebrata anche ad Agrigento, nel suggestivo Teatro Pirandello, l’anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Presenti alle celebrazioni le più alte cariche civili, militari e religiosi che hanno voluto manifestare la propria vicinanza e il proprio senso di gratitudine ai Carabinieri.

La festa è dedicata a questa bellissima terra, alla Provincia di Agrigento, alla Capitale della Cultura 2025, ai suoi cittadini, ai carabinieri ed all’amore. Per una volta niente discorsi, non ascolterete resoconti numerici e dati. Le nostre iniziative hanno puntato principalmente ai giovani, ad “aprire la loro mente”, affinché sviluppino una coscienza civile e costruiscano un futuro in cui ci sia spazio per la legalità e la solidarietà. La sfida della legalità è una sfida che possiamo vincere solo se decidiamo di combatterla insieme”. Queste le parole dell’intervento iniziale del comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento Vittorio Stingo.

La manifestazione è stata presentata dal giornalista Silvio Schembri.

Nel corso delle celebrazioni per l’anniversario dei 209 anni di fondazione dell’Arma, sono stati consegnati riconoscimenti, e ricompense ai carabinieri, che si sono distinti in servizio, e non solo. Ecco chi sono i premiati.
Attestato di pubblica benemerenza al valor civile consegnato ad Igor Sistilli con questa motivazione: “Libero dal servizio, avvedutosi di uomo e una bambina che rischiavano di essere trascinati verso la barriera frangiflutti in cemento, entrava in acqua e riusciva a riportarli a riva”, Ispica 20 settembre 2014.
Attestato di pubblica benemerenza al valor civile consegnato a Domenico Avallone: “Libero dal servizio, interveniva riuscendo a riportare all’interno della sede stradale una donna che, in preda ai fumi dell’alcool, seduta sul bordo di un viadotto alto oltre 50 metri, gridava di volersi gettare nel vuoto”, Agrigento, 22 giugno 2014.
Encomio semplice concesso a Fabio Armetta, Michele Vaiana, Anna Fotia, Giuseppe Gesmundo, Diego Slim e Fabrizio Pranio: “Comandante e addetti alla Tenenza evidenziando alto senso del dovere, elevata professionalità e spiccato acume investigativo, dirigeva e fornivano determinante contributo ad una rapida indagine avviata a seguito di un efferato omicidio, conclusa con il fermo d’indiziato di delitto eseguito nei confronti del responsabile”, Favara, 15 agosto- 9 settembre 2021.
Encomio semplice concesso a Giuseppe D’Asaro e Stefano Macaluso: “Addetti alla Tenenza evidenziando qualificata professionalità, spiccato senso del dovere e pregevole intuito investigativo, fornivano determinante contributo ad un’indagine che permetteva di disarticolare un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, che si concludeva con l’esecuzione di un provvedimento restrittivo nei confronti di 10 indagati ed il sequestro di droga”, Ribera, marzo-settembre 2021.
Encomio semplice a Giuseppe Naro: “Addetto alla Stazione distaccata, libero dal servizio, con elevata professionalità, ferma determinazione e non comune spirito d’iniziativa, interveniva in soccorso di una bambina, che aveva poco prima ingerito un corpo estraneo che le ostruiva le prime vie respiratorie, effettuando manovre di primo soccorso, che permettevano alla minore di espellere il corpo estraneo, scongiurando così più gravi conseguenze”, Sciacca, 21 ottobre 2021.
La targa “Allotta” quest’anno è stata consegnata al maresciallo ordinario Luciano Mazzariello, comandante della sezione Radiomobile di Agrigento con la seguente motivazione: “Sottufficiale che, nel corso della carriera, sia nell’incarico di addetto al Nucleo Ispettorato del Lavoro, rivestito nel pregresso ruolo di appuntato, che in quelli di addetto alla Stazione e di Comandante di sezione Radiomobile di Compagnia capoluogo, ha evidenziato spiccata versatilità di impiego, adoperandosi sempre con competenza e senso del dovere in ogni frangente operativo. Le elevate doti umane, morali e professionali che ha dimostrato di possedere fanno di Lui un esempio da imitare per i giovani collaboratori e colleghi, costituendo, al tempo stesso, un costante punto di riferimento per i superiori”.

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