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Salute

L’ASP di Agrigento chiama a raccolta tutti i medici di medicina generale: obiettivo “fare rete”

Il ruolo del medico di medicina generale, oltre che essere di primaria importanza nei processi di diagnosi e cura delle patologie, risulta di straordinaria efficacia nel guidare e consigliare gli assistiti verso le pratiche di buona salute.

Di questa evidenza sono assolutamente consapevoli all’ASP di Agrigento e, non a caso, la Direzione strategica aziendale, con un provvedimento senza precedenti, ha voluto chiamare a raccolta l’intera e numerosa schiera composta da tutti i medici di famiglia della provincia con l’intento di “fare squadra” nelle azioni di sensibilizzazione in favore delle campagne di screening per la diagnosi precoce dei tumori. Il direttore generale, Giorgio Giulio Santonocito, assieme ai direttori sanitario ed amministrativo, Gaetano Mancuso ed Alessandro Mazzara, ha voluto convocare, presso la capiente sede del cinema “Concordia” di Agrigento, tutti i MMG in un incontro operativo che, per i tanti argomenti discussi, si è concluso nella tarda serata di ieri, giovedì 26 settembre.

Nonostante gli sforzi profusi ed i tanti passi avanti già fatti, la percentuale di adesione della popolazione target agli screening per la prevenzione del tumore alla mammella, al colon-retto ed alla cervice uterina, non è ancora soddisfacente poiché al di sotto degli standard nazionali. Alla base di questa criticità vi è spesso una scarsa o distorta informazione che sminuisce la portata di queste azioni “salvavita” presso l’utenza oppure la presunzione errata, diffusa proprio tra molti cittadini, di “non aver bisogno” di questo tipo di indagine preventiva. In quest’ottica l’intervento del medico di famiglia diviene assolutamente strategico per far comprendere ai propri assistiti l’importanza di aderire allo screening oncologico presso la struttura pubblica. Secondo un accordo regionale siglato lo scorso giugno fra Assessorato alla Salute e medici di medicina generale, l’ASP di Agrigento, attraverso il Centro Gestionale Screening, invierà ai sanitari l’elenco dei pazienti che, pur essendo stati invitati dall’Azienda nei sei mesi precedenti a compiere il monitoraggio, non hanno risposto all’invito.

Sarà cura del medico, dopo aver “pulito” le liste da coloro che, per particolari condizioni o patologie, non vanno sottoposti a screening, contattare gli assistiti, consigliarli adeguatamente e procedere ad una nuova prenotazione attraverso il CGS oppure direttamente grazie ad un software dedicato. Successivamente, qualora l’esame di primo livello dovesse dare un esito positivo, il paziente sarà orientato verso i successivi approfondimenti attraverso una “presa in carico” da parte dell’ASP nella quale anche i medici di medicina generale svolgeranno un ruolo determinate. Ci si attendono risultati significativi per “fare rete” contro il cancro ed innalzare la percentuale di adesione della popolazione provinciale ad una pratica di buona salute in grado davvero di salvare la vita.

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